sabato 30 aprile 2011

PER IL DIRITTO ALLA LIBERTA'

Sono arrivato a Catanzaro intorno alle 16.00 di venerdi pomeriggio, in tempo per andare al Congresso provinciale sul Lavoro organizzato dal PD locale durante il quale si è presentata la lista dei candidati del Partito Democratico alle elezioni amministrative di Catanzaro. Stefano Fassina ha illustrato le interessanti proposte di legge del PD in Parlamento sulla lotta al precariato, incentivi ai giovani, salario minimo garantito. Poi gli interventi di esponenti locali, sindacati...
Ho voluto anche io dare un contributo al dibattito, intervenendo in merito a una questione molto seria e credo d'attualità: il problema della legalità legata al mondo del lavoro. La ricattabilità a cui la maggior parte di noi giovani è sottoposta per avere una firma su un contratto di lavoro - precario e mal pagato - e soprattutto il ricatto a cui molti sono soggetti in città in merito al voto alle amministrative. Datori di lavoro che chiedono i voti di preferenza, pena il licenziamento di fatto. E' una situazione inaccettabile che il PD locale deve denunciare con forza e chiarezza: il PD DEVE stare dalla parte della legalità, dalla parte della libertà.
Ho poi sollecitato a iniziare un lavoro serio sui territori, abbandonati e inascoltati, all'ascolto delle problematiche dei lavoratori che non hanno forza contrattuale e di cui non trapela nulla dai media; ho spronato all'apertura verso l'associazionismo, il dialogo costante con i sindacati, ad una fase congressuale che diventi prioritaria se si vuole partire davvero e superare il gap di questi anni di abbandono.
E dopo la manifestazione, tanti confronti con i presenti, tanti saluti, tanta gente che finalmente ho conosciuto di persona dopo aver dialogato virtualmente su facebook.... tanti "in bocca al lupo".

giovedì 28 aprile 2011

CATANZARO SECONDO VOI

Il programma del centrosinistra guidato da Salvatore Scalzo mira a individuare con precisione problematiche e difficoltà di questa città, per troppi anni abbandonata a se stessa, dominata da logiche clientelari e dagli interessi di pochissimi, a discapito della maggioranza della popolazione. Una città in cui il diritto è divenuto privilegio, dove la trasparenza si è dissolta nei meandri di una politica fatta da “signorotti” locali che non hanno lasciato quasi nulla alla città.
E’ un programma partecipato, costruito con l’apporto di circa 2000 schede compilate dai cittadini catanzaresi che hanno scelto di dire la loro, e caratterizzato da 100 proposte, imperniate su 3 aree di intervento:

-          LA CITTA’ CHE SI MUOVE, LA CITTA’ CHE RESPIRA
Il diritto alla mobilità e ad un ambiente salubre è sancito dalla Costituzione, ma ancora non garantito ai catanzaresi. La precedente amministrazione ha preso decisioni che contribuiranno a migliorare la mobilità con progetti di grande respiro (la connessione veloce tra Germaneto e il centro cittadino e la creazione di scale mobili produrranno risultati importanti negli anni a venire), ma possiamo e dobbiamo fare di più. Il coordinamento delle politiche di mobilità assieme a quelle territoriali ed ambientali sarà una priorità assoluta della nostra amministrazione.

-          LA CITTA’ CHE CREA, LA CITTA’ CHE INCLUDE
La frammentazione sul piano urbanistico descritta nella prima parte del programma si riverbera anche sulle attività culturali, sociali ed economiche della nostra città. Vogliamo trasformare Catanzaro riorganizzando in modo coerente le numerose attività culturali, impegnandoci ad includere i cittadini attraverso politiche sociali innovative ed esaltando le competenze professionali, imprenditoriali, commerciali e intellettuali dei catanzaresi. Ci impegneremo per una maggiore equità fiscale, e cercheremmo di opporci a forme di evasione ed elusione presenti sul territorio.

-          LA CITTA’ CHE PROGETTA, LA CITTA’ CHE PARTECIPA
Tra il 2011 e il 2015 in Calabria, ogni anno, dovranno essere certificati in media 545 milioni di euro di fondi europei, pena la perdita dei finanziamenti. Secondo un’inchiesta pubblicata dal Corriere della Sera, la Regione Calabria ha programmato il 31% della spesa per il POR FESR (Fondo di Sviluppo regionale) e solamente il 14% del POR FSE (fondo sociale). L’incompetenza e la mancanza di progettualità dei nostri amministratori locali fa sì che gran parte delle risorse europee a noi destinate restino inutilizzate. A questo va aggiunto che la macchina amministrativa non ha mai tenuto conto delle priorità espresse dai cittadini e non si è mai dotata di strumenti per rendere trasparente la sua attività.

PARTECIPAZIONE: la chiave di lettura di questo programma e di una politica nuova

martedì 26 aprile 2011

VIAGGI "NORMALI"

Sono arrivato a casa, a Roma, da tre quarti d'ora: sospiro di sollievo dopo uno dei soliti tanti viaggi della speranza. Eh si, perchè non basta partire e andare a cercarsi una occupazione lontano, ma - quando torni a casa - devi pagare questa "pretesa"; e quindi eccoti a scontrarti coi sistemi di trasporto italiani, quelli da e per il Mezzogiorno, quelli che stanno li quasi apposta per dirti "tu sei un meridionale e non meriti mica lo status di viaggiatore ma di bestia per i carri bestiame ovviamente". Perciò arrivi sereno alla stazione di Lamezia Terme Centrale e scopri un marasma di gente: già questo fà da presagio sfavorevole.... basta quindi sollevare lo sguardo e leggi: "IC 724 per Roma Termini, ritardo 5, poi, 60, poi 65, poi 70, poi 80, poi 105, poi 110...infine 70 minuti"..
Decido di salire sul primo treno che arriva alla stazione con lo stesso arrivo: ovviamente il viaggio lo si passa in corridoio - sei l'ospite e non puoi mica lamentarti; ma poi senti una, due tre, persone che iniziano ad agitarsi perchè non trovano non solo il loro posto a sedere prenotato, ma nemmeno il loro vagone: scopriranno di li a poco dal capo treno che il treno ha subito un "taglio" e viaggia con due carrozze in meno....e chi se ne importa se chi aveva prenotato su quelle carrozze non ha più un sedile. Va beh...tutto il resto è scontato: i venditori abusivi fra Salerno e Aversa, il pienone a Napoli... l'arrivo, STUFI, a Roma Termini giusto per la solita uscita in stazione: il carro bestiame è arrivato e le bestie scendono, sicuramente chi stava in stazione ha capito che arrivavamo dal profondo sud.

lunedì 25 aprile 2011

NATO LIBERO

Oggi è il 25 aprile, la festa della Liberazione, la festa DI TUTTI gli italiani. Da anni la destra italiana tenta di rompere uno dei tanti "miti" della Repubblica italiana del Dopoguerra, un'altro tassello da aggiungere al progetto di disfacimento dello Stato democratico così come fù concepito dai padri costituenti i quali - comunisti, democristiani, repubblicani, liberali, di sinistra di centro, di destra - scrissero assieme una Costituzione ancora attuale, i cui obiettivi non solo non sono sorpassati, ma ancora risultano non ragiunti in molti punti: penso ad esempio già all'articolo 1, "una Repubblica fondata sul lavoro" o all'articolo 3, in cui tutti i cittadini sono eguali fra loro senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione... e per i quali la Repubblica si impegna per riconoscerne i diritti e la piena realizzazione come persone. C'è tanto da fare ancora per attuare questa Costituzione e c'è chi invece tenta di minarla giornalmente, inculcandoci pensieri e idee incompatibili con questi principi, tentando di farli passare per "normali". Ma noi siamo convinti di quale sia la "normalità", siamo convinti che la Costituzione è giusta e non si tocca, siamo convinti di volerla difendere ad ogni costo. Dobbiamo combattere l'ignoranza, il vero grande nemico di questi tempi bui. Buon 25 aprile a tutti!

domenica 24 aprile 2011

"FARE PERCHE' CI CREDO" A CATANZARO

Sabato mattina è stata una giornata bellissima: un bel sole primaverile, una leggera brezza, mentre salivo in centro per assistere all'incontro con Salvatore Scalzo alla Casa delle Culture. Inoltre ho finalmente potuto visitare la sede del comitato elettorale, e stare qualche ora a chiacchierare con un pò di ragazzi del più e del meno, di politica locale, di politica in generale. Ancora una volta la sorpresa nel pensare di fare questo in un vicolo di Catanzaro! C'è un pò di trambusto, ma si percepisce la voglia di fare, di contribuire, che è penso la vittoria già ottenuta: il concetto di volontariato, di "fare perchè ci credo" e non di "fare per qualcosa in cambio" sono riuscito a percepirlo anche in questa città, finalmente.

venerdì 22 aprile 2011

OGGI SI PARTE: WEEK END CATANZARESE

Oggi finalmente si torna a Catanzaro. Per trovare un biglietto ho dovuto fare i salti mortali, ma son riuscito a trovare un "buco". Ovviamente sarà il solito viaggio della speranza, aggravato dalla necessità di effettuare un cambio treno a Napoli. Ma non dispero perchè ne approfitterò per mangiare una fetta di pizza napoletana e portarmi dietro una sfogliatella.. :). Se Trenitalia vuole, dovrei arrivare intorno alle 23 a Catanzaro. Peccato per la Naca, ma il lavoro non concede molte deroghe.

giovedì 21 aprile 2011

PERCHE' PD

Oltre a chiedermi il perchè avessi scelto di partecipare attivamente, di diventare "militante", molti - specie fra gli amici e i conoscenti - mi chiedevano e continuano tutt'ora a chiedermi "ma perchè hai scelto il PD?".
Sono sicuro che molte persone si pongono questa domanda magari pensando al voto o ragionando della situazione politica italiana. Ed io rispondo sempre, non ho tentennamenti, lo sò perchè due anni fà ho scelto di avere per la prima volta la tessera di un partito. Lo sò e ve lo dico:

PERCHE' IL PD?

- Perchè ho sempre votato lo schieramento di centrosinistra
- Perchè il muro di Berlino è caduto da 22 anni
- Perchè è un partito nuovo, con un obiettivo impegnativo ma promettente
- Perchè mi piace vedere nel suo simbolo i colori dell'Italia
- Perchè non mi piacciono molte cose del partito, per cui volevo contribuire a modificarle
- Perchè ho la possibilità di dire la mia e di essere ascoltato
- Perchè è l'unico partito che preveda per Statuto meccanismi di democrazia interna come le primarie
- Perchè all'interno discutiamo, ci incazziamo, ragioniamo e poi andiamo tutti insieme a mangiarci una pizza
- Perchè all'interno c'è un mondo fatto da migliaia e migliaia di volontari che donano GRATUITAMENTE parte del loro tempo libero per un obiettivo comune
- Perchè senza il PD non esiste la possibilità di un governo alternativo alla destra in Italia
- Perchè la parola "dialogo" vale sempre e non a corrente alternata
- Perchè devono contare i fatti e non le ideologie
- Perchè la società non è in bianco e nero ma a colori e con tante sfumature da cogliere e capire
- Perchè è un partito di governo per il quale una vittoria è tale quando si governa e non quando si vince rispetto a un proprio alleato

- Perchè voglio festeggiare il Primo Maggio, il 25 aprile, la Festa della Repubblica e l'Unità d'Italia.
- Perchè il merito e la competenza hanno la stessa importanza della solildarietà

Ecco alcune motivazioni, magari pensandoci me ne vengono in mente altre. Se qualcuno ne ha da aggiungere, prosegua l'elenco :)

mercoledì 20 aprile 2011

"POLITICA", BRUTTA PAROLA

Molti in questi ultimi due anni mi hanno chiesto - chi per gioco, chi per riderci, chi deluso, chi irritato - del perchè avessi scelto di iscrivermi ad un partito, di dedicare del tempo alla politica. Ho verificato quindi direttamente cosa rappresenti questa parola per tante persone, che siano conoscenti o gente che incontravo per strada: è una parola che ha perso in questi casi qualsiasi connotazione positiva.. Ed ecco le immagini spesso associate alla parola "politica": "affari", "fatti propri", "sò tutti uguali", "schifo", "corruzione", "ignoranza", "venduti", "non mi interessa", e potremmo continuare.

Ma allora perchè, nonostante tutto, ci ho messo il piede dentro?

Intanto ho capito che le persone che mi parlavano in quei termini non sono persone che odierebbero la politica in sè: loro odiano i politici, o meglio certi politici e certe politiche, e penso abbiano tutto il diritto di criticare! E mi associo anche io a molte di queste critiche.
Il problema però è un altro: la disaffezione e l'avversione, il totale disinteresse verso la politica, proprio perchè s'è perso di vista che cosa voglia dire fare politica. Io spesso cercavo di replicare a questo muro di indifferenza mista a rassegnazione, e replicando, ricordavo a me stesso le motivazioni che mi avevano spinto, e che ritengo valide tutt'ora:

- perchè la politica è necessaria in quanto insita nella natura umana, sia per evoluzione intellettuale della nostra specie che come istinto di sopravvivenza (gestire una società significa implicitamente proteggerla i virtù della continuità di specie)

- perchè la politica dunque esiste, esisteva ed esisterà, sia che noi ce ne interessiamo e partecipiamo attivamente, sia che ce ne freghiamo. E' un illuso infatti colui che pensa che, disinteressandosi totalmente della politica, ne sia libero e non ne venga condizionato.

- perchè dopo il momento della critica, del dire "no" a un qualcosa che non ci piace, si deve avere lo stesso slancio nel proporre un'alternativa, nel proporsi come parte di un progetto alternativo, come individuo che vuole dare un contributo, anche se limitato, alla causa comune. Se non si ha questo fine, la critica distruttiva in sè non porta a nulla, distrugge ma non costruisce, taglia la malapianta ma non ne coltiva una nuova.

- perchè la politica è dunque fatta di uomini, non è un'entità "altra", impersonale e intangibile; è dunque possibile plasmare la politica: è lungo forse, difficile, complesso controverso anche... ma possibile di certo, a tutti i livelli.

- perchè se non si spera, se non si ha la fermezza di credere che si può far meglio, che si può essere migliori di ciò che siamo ora, allora non servirebbe nemmeno vivere in una società: partiremmo per un luogo deserto, tornare in una caverna e n on riconoscere altri esseri umani se non se stessi.

ECCO LA VERSIONE "POLITICALLY CORRECT"

Ieri sera la mia amica Roberta - che ringrazio per la sua disponibilità di volontaria - mi ha mandato finalmente l'anteprima del mio "santino" elettorale, pratica oscillante fra il trash e l'ipocrita, a seconda di come lo si interpreti. Ovviamente fra i due picchi estremi ci sono le infinite sfumature: spero di avero azzeccato una di quelle giuste :)

martedì 19 aprile 2011

SE NON ORA, QUANDO? racconto di una candidatura imprevista

Ho conosciuto Salvatore Scalzo poco tempo fà, di domenica sera. Avevo saputo che sarebbe venuto a Roma per un incontro con i giovani universitari e lavoratori catanzaresi che vivono in città, perciò ho colto l'occasione per avere conferma delle impressioni che la sua candidatura mi aveva suscitato e per dare il mio piccolo contributo.
Quella sera mi sono ritrovato ad un certo punto in un'atmosfera surreale, proprio perchè c'erano tante cose insolite: un folto gruppo di ragazzi catanzaresi radunati nella sede diel circolo PD di San Lorenzo, persone della mia stessa città che mai avevo conosciuto, le cui vite magari scorrono a pochi chilometri o a poche centinaia di metri da me senza saperlo, ma accomunati da pensieri e aspirazioni, da speranze, da idee. E poi inizia il dibattito: la presentazione di Salvatore, gli interventi di tutti noi - me compreso - le impressioni, le perplessità, i desideri. In quel momento mi sono reso conto che non ero solo a pensare certe cose della mia città, che non ero un folle quando negli anni passati a lavorare a Catanzaro mi ostinavo a combattere contro i mulini a vento.
Vedere quella stanza come la sede di una riunione "carbonara", quasi a ricordare quei giovani che si riunivano in esilio per trovare i modi per tornare e vincere, per liberare il proprio territorio, è stato a tratti emozionante (e a qualcuno qualche lacrima è scesa davvero quella sera).
Quella sera stessa ho dato a Salvatore un CD che conteneva le mie idee sulla città, idee su cui già avevo ampiamente riflettuto durante l'anno della mia tesi di laurea, dedicata appunto alla riqualificazione urbana della periferia sud di Catanzaro. Mi sembrava un'occasione per utilizzare tutto quel lavoro, quelle energie e quel tempo che di solito si buttano su una tesi di laurea che poi resta lettera morta. Non so se mai qualcosa di quelle idee verranno fuori da qualche parte, ma sapere che ora erano patrimonio non solo mio mi faceva star meglio.
In ogni caso, è quasi mezzanotte e il piacevolissimo incontro termina, ci si saluta, salulto personalmente Salvatore e torno a casa più contento e più fiducioso: era il candidato che Catanzaro meritava!
Lunedi: sveglia, colazione, autobus, ufficio, tutto al solito; squilla a un certo punto il cellulare.... è il Comitato per Scalzo Sindaco... è la proposta per candidarmi! Ovviamente resto di sasso, riorganizzo le idee, chiedo consigli ad amici, ho tempo 24 ore per pensarci.
Ovvio che la prima reazione è di paura... Ma poi ripenso alla sera precedente, all'entusiasmo, al mio impegno quotidiano nel mio circolo PD dell'Esquilino per dare un contributo, e mi dico "ma perchè no?"......e soprattutto "SE NON ORA, QUANDO?"