tag:blogger.com,1999:blog-57106386743629840472024-03-14T07:57:29.701+01:00"Argento vivo"Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.comBlogger67125tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-61772478070352394322013-01-19T01:56:00.001+01:002013-01-19T15:33:05.546+01:00LA CARTA DI IDENTITA' DEL PD<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E' partita ufficialmente la campagna elettorale 2013 anche per il Partito Democratico: dal teatro Ambra Jovinelli di Roma si parte con i giovani che voteranno per la prima volta, quei giovani che incarnano la generazione più giovane che deve prendere in mano non il futuro ma il presente.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Un pomeriggio che é bastato a dare l'idea di cosa é diventato il PD oggi, da quando lo conobbi per la prima volta quasi quattro anni fà. E già oggi ho elaborato un bilancio, proprio oggi che invece parte un'avventura difficile e per questo entusiasmante, cioé quella di conquistare una vittoria che se ci sarà, sarà un momento storico per il centrosinistra italiano, un momento di svolta.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ma se ci sarà questo momento di svolta ci sarà perché é il PD che ha saputo costruirla questa svolta. In quattro anni abbiamo costruito con fatica programmi, messo sul tavolo idee, discusso anche animatamente su punti chiave, dall'economia all'etica, ai diritti, attraversando momenti difficili, periodi di confusione, di paralisi, guizzi di ingegno e di nuovo momenti di catalessi. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Eppure tutto questo ha portato i frutti, una visione della società e di ciò che il nostro Paese vuole e deve essere per avere un futuro degno di ciò che l'Italia é stata, é e sarà per il mondo, una carta d'identità dei progressisti italiani che deve mettere in primo piano </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">il valore dell'onestà come valore individuale, "che ti insegna tuo padre e tua madre", che attraverso la politica diventa valore per la collettività; la sobrietà nei costumi e nei comportamenti individuali di chi fa politica, perché chi fa politica deve anche sentire l'onere dell'esempio per tutti gli altri. F</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">inalmente questa carta d'identità é arrivata a compimento, dove i nostri valori di riferimento e i nostri obiettivi sono finalmente chiari innanzi tutto a me stesso:</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">PARTECIPAZIONE: la partecipazione é la democrazia nel senso più bello e fecondo del termine, é il lavoro di un collettivo non l'espressione di un uomo solo, é il lavoro quotidiano dell'ascolto reciproco, é l'inclusione e non l'esclusione della diversità, é ciò che permette la sintesi fra posizioni differenti attraverso le regole comuni, é ciò che permette l'aggiornamento costante dell'orizzonte, é ciò che ci fà guardare non indietro ma avanti, verso il futuro.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">LAVORO: il lavoro é un valore fondante dell'essere umano come soggetto inserito nella società. il lavoro come possibilità che ogni individuo ha di trasformare il mondo, il lavoro come diritto, il lavoro come strumento di piena realizzazione della persona umana, il lavoro come strumento di libertà individuale.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">DIRITTI: i diritti della persona come parte integrante dell'esistenza dell'individuo, come strumenti di emancipazione, di eguaglianza e di libertà individuale e collettiva. Non i diritti per categoria o compartimenti stagni, ma i diritti come insieme di ciò che caratterizza un essere umano inserito nella società: il diritto allo studio, il diritto all'eguaglianza, il diritto alle pari opportunità, il diritto alla salute, il diritto al lavoro, il diritto all'autodeterminazione.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-31685153384469596442012-12-03T12:08:00.003+01:002012-12-03T12:50:53.702+01:00UN POPOLO DI GENTE NORMALE<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-OiV3uqsECag/ULyF0cq8b0I/AAAAAAAAAnI/14fm5FAvlY0/s1600/FOTOGRAMMI.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-OiV3uqsECag/ULyF0cq8b0I/AAAAAAAAAnI/14fm5FAvlY0/s1600/FOTOGRAMMI.jpg" height="640" width="249" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">PD Esquilino - la nostra "normalità"</td></tr>
</tbody></table>
Ancora un'altra mattina un pò sonnolenti e stanchi, ancora un'altra mattina in cui, tolti i panni del volontario militante, ci si sveglia dopo poche ore di sonno per andare sul posto di lavoro o per cercarlo, per badare ai bambini, per andare a scuola o all'università, per fare la spesa, e chi più ne ha... Si perché noi gente del PD - e potremmo stavolta aggiungere anche i nuovi volontari delle primarie di SEL, alla loro prima esperienza con le primarie - siamo in primis gente comune. Quando si frequentano i circoli del PD ad esempio, che siano riunioni più propriamente politiche o uscite fra amici, ci si rende conto abbastanza presto di avere a che fare con gente che puoi incontrare anche fuori per strada, con cui magari capita di scambiare due chiacchiere stando in bus o dal fornaio.<br />
In questi giorni di febbrile attività in vista delle primarie di centrosinistra, oltre allo stress o ai confronti fra le diverse posizioni in campo, c'è sempre stato spazio di parlare delle cose di ogni giorno, dei problemi di lavoro di qualcuno o degli esami di diritto di altri, di mangiare insieme la torta portata da una "renziana" del gruppo, di fare colazione assieme alle 7.15 di mattina al nuovo bar cinese prima di andare ad aprire il seggio o di andare a mangiare una cosa dopo l'ennesima riunione; scherzando e ridendo insieme in barba al montare di polemiche fra "comitati" differenti, spesso più roba da giornale che fatti di consistenza reale.<br />
<br />
Perché alla fine di questa avventura visssuta nell'ultimo mese, solo due parole resta nella memoria di molti di noi e dunque anche nella mia: la prima parola é "<i>gruppo</i>".<br />
Gruppo perché abbiamo dimostrato ancora una volta - e soprattutto questa, in virtù di una vera competizione - di essere capaci di creare un dibattito senza che questo porti necessariamente ad una guerra fredda fra fazioni, proprio perché diventa sempre più chiaro a noi tutti il perché di una competizione e di un confronto interno, volto a trovare di volta in volta nuova linfa per il futuro, nuove sintesi e slancio verso nuove proposte.<br />
<br />
La seconda parola é "<i>normalità</i>": normalità perché noi tutti, prima che militanti o simpatizzanti, siamo persone comuni, di quelle che hanno mille caratteristiche diverse e bisogni comuni, persone "normali" appunto. Normalità perché le primarie di ieri hanno decretato non solo una grande partecipazione di persone "normali" che abbiamo accolto, scambiandoci opinioni o semplicemente sorrisi; le primarie hanno sancito finalmente la vittoria di un candidato "normale", di chi ha messo davanti il contenuto alla forma, sfidando - a mio parere coraggiosamente - la storia italiana degli ultimi vent'anni in cui si é costruito, mattone dopo mattone, un modello di società "berlusconiana", fortemente basata sul leader superuomo, sui grandi contenitori molto comunicativi ma vuoti, un modello la cui superficialità, impattando con la più forte crisi dal dopoguerra ad oggi, ha generato un nichilismo ed un'avversione contro il "sistema" capaci di ritorcersi contro la società stessa.<br />
E proprio perché facciamo parte di un popolo di gente comune e normale, sono contento oggi: c'é molta strada da fare ancora ma almeno con la sensazione che forse si può "guarire", che possiamo finalmente tornare ad occuparci della società parlando di noi, di ciò che siamo realmente, dei nostri difetti, delle nostre qualità e dei nostri problemi, dalla vita di tutti i giorni a chi fa politica rappresentando un popolo.Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-15664735541773327242012-11-19T22:23:00.004+01:002012-11-19T23:19:14.669+01:00BERSANI...PERCHE' IO MI FIDO.Ho iniziato la mia esperienza nel Partito Democratico quattro anni fà, con le Primarie del 2009 con le quali si eleggeva il segretario nazionale Pierluigi Bersani. Non ero un suo sostenitore durante quella campagna, votai Ignazio Marino: ero infatti convinto del fatto che, nel percorso di costruzione di un programma e di un'identità del PD, fosse necessaria una componente di freschezza ed innovazione su alcuni temi. La democrazia ha le sue regole - altrimenti non sarebbe tale - e dal giorno dopo Bersani é stato il segretario mio e di tutti.<br />
Nei quattro anni successivi, il PD di Bersani ha lavorato con continuità, anche con difficoltà a volte, a costruire un percorso di idee, ad elaborare documenti programmatici, a risolvere le questioni più delicate, come ad esempio quelle legate ai diritti civili, ad intessere una tela di alleanze nonostante l'Italia e la politica vivessero e vivono ancora un passaggio delicatissimo eppure fondamentale.<br />
Nonostante tutto, ci siamo arrivati: dopo quattro anni, oggi, le Primarie del centrosinistra e cinque candidati. La domanda fondamentale da porsi - e che mi son posto - per scegliere il candidato giusto é la seguente: "chi fra i cinque candidati é il più adatto a rappresentare l'intera coalizione di centrosinistra ed a svolgere il ruolo di Presidente del Consiglio? Chi fra questi rappresenta nella maniera più completa lo spirito del centrosinistra che si candida a governare l'Italia?".<br />
Di fronte a queste domande non ho potuto avere esitazioni, ho scelto Pierluigi Bersani. Perchè?<br />
<br />
Perché Bersani é stato già un <b>buon amministratore</b> ed é una persona competente, auterevole ed umana.<br />
Perché il Ministro Bersani per primo ha creduto nello sviluppo delle <b>energie rinnovabili</b>, perché non ha solo annunciato le <b>liberalizzazioni</b>, le ha fatte.<br />
<br />
Perché l'Italia ha bisogno di voltare pagina con i personalismi, perché <b>il "noi" conta di più dell'io"</b>.<br />
Perché il PD ed il centrosinistra crede nella <b>forza rivoluzionaria delle riforme</b>. E le riforme che riguardano la struttura stessa dello Stato, hanno bisogno di essere condivise da una maggioranza più ampia della propria per essere realmente le riforme di tutti.<br />
<br />
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-VLhwMj-LwVU/UKqg6Sz-ipI/AAAAAAAAAmc/J-kbfOSv7rw/s1600/bersanihollande-284x300.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-VLhwMj-LwVU/UKqg6Sz-ipI/AAAAAAAAAmc/J-kbfOSv7rw/s1600/bersanihollande-284x300.jpg" height="200" width="189" /></a><br />
Perché voglio essere rappresentato degnamente all'estero da una figura autorevole e degna di fiducia.<br />
Perché voglio un'Italia che guardi all'<b>Europa</b> e che si senta europea, perché voglio un centrosinistra europeo che porti avanti il progetto di un' Europa unita.<br />
<br />
Perché quando si va al governo non si governa solo per chi ti ha sostenuto, ma si governa per l'intero Paese.<br />
Perché un vero <b>leader</b> é colui che sà scorgere i problemi futuri e cerca di arginarli anche sacrificando la propria popolarità, che pensa più a fare "per" che non a urlare "contro" qualcuno.<br />
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-03dBP3ZMXKE/UKqhsaoq03I/AAAAAAAAAmk/tAlA-3tSg_U/s1600/BERSANI_2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-03dBP3ZMXKE/UKqhsaoq03I/AAAAAAAAAmk/tAlA-3tSg_U/s1600/BERSANI_2.jpg" height="135" width="200" /></a><br />
Perché per costruire un futuro migliore abbiamo bisogno dell'energia dei giovani ma anche dei consigli di chi ha più esperienza. Perché vorrei <b>rottamare vecchi modi di fare e non persone</b>. E per essere innovativi non é necessario essere più giovani di altri ma essere più coraggiosi e competenti.<br />
<br />
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-lT7jhjAoEEw/UKqgc4ZUHrI/AAAAAAAAAmU/b3MhThHnfnU/s1600/bersani+bimba+ghanese+reggio+emilia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-lT7jhjAoEEw/UKqgc4ZUHrI/AAAAAAAAAmU/b3MhThHnfnU/s1600/bersani+bimba+ghanese+reggio+emilia.jpg" height="141" width="200" /></a>Perché i <b>diritti</b><i> </i>delle persone, dei disabili, delle donne, degli omosessuali, degli immigrati, dei giovani sono fondamentali per l'affermazione di una vera democrazia. Perché il diritto al <b>lavoro</b> é ciò che da dignità e futuro alla persona e non ciò che l'umilia o lo angoscia. Perché l'<b>istruzione pubblica</b> ed i servizi pubblici rendono i cittadini eguali e liberi.<br />
<br />
Perché la <b>moralità</b> dev'essere la bussola che guida l'azione della politica e dei cittadini.<br />
<br />
Perché guardando il mondo con gli occhi dei più <b>deboli</b>, si costruisce un mondo migliore per tutti e chi ha di più deve dare di più.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-c--bcBDQLCo/UKqic5sO6fI/AAAAAAAAAm0/DnW1rfZgqEg/s1600/bersani_volontari_festadem_555.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-c--bcBDQLCo/UKqic5sO6fI/AAAAAAAAAm0/DnW1rfZgqEg/s1600/bersani_volontari_festadem_555.jpg" height="121" width="200" /></a>Perché credo nel <b>progetto del PD</b> e nei tantissimi volontari e sostenitori, giovani e meno giovani che ogni giorno donano parte del proprio tempo e delle proprie energie per costruire il futuro di tutti.<br />
<br />
Perché di Pierluigi Bersani io mi fido.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-90191553358870407182012-11-18T00:53:00.000+01:002012-11-18T00:53:54.769+01:00I BRONZI DI RIACE NON POSSONO SALVARCI<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-kNt_qMkXgKI/UKgiWmIZuaI/AAAAAAAAAmA/1sy1LLpRUVc/s1600/stand+calabria.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-kNt_qMkXgKI/UKgiWmIZuaI/AAAAAAAAAmA/1sy1LLpRUVc/s1600/stand+calabria.jpg" height="300" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">un'immagine dello stand della Calabria alla Borsa Europea del Turismo Archeologico di Paestum</td></tr>
</tbody></table>
Sono appena rientrato stasera - 17 novembre - da Paestum dove ho visitato per la prima volta la Borsa Europea del Turismo Archeologico, giunta quest'anno alla XV° edizione, dal 15 al 18 novembre 2012. Sono rimasto piacevolmente colpito dalla dimensione di questo importante appuntamento, dall'organizzazione generale che coinvolge un'intera cittadina, oltreché dalla quantità di luoghi e territori promossi - città e regioni italiane, Stati esteri - e dalla qualità di alcune proposte legate alla valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale ed archeologico in particolare. Ogni regione ha il suo stand con tanto materiale informativo - anche multilingue - e promozionale legato non solo al territorio ma in particolare ai siti archeologici e/o alle iniziative messe in campo per la valorizzazione: scavi archeologici, percorsi tematici, attività dedicate a particolari categorie di utenze. Scorgo lo stand della Regione Calabria, incuriosito dal ritrovare le immagini dei luoghi che dimostrano la grande ricchezza del patrimonio archeologico della nostra regione. Dopo un primo colpo d'occhio sull'allestimento - giocato essenzialmente su alcuni schermi che proiettano alcune immagini a rotazione e su una immagine gigante dei due celebri Bronzi di Riace - mi avvicino a sfogliare il materiale promozionale. Con mia grande sorpresa scopro che ci sono solo due tipi di prodotti: uno che pubblicizza il mare calabrese - oltre ad alcune fotografie panoramiche, non ha altri elementi di novità accattivanti - l'altro sulle terme calabresi. La domanda nasce spontanea: "e l'archeologia dov'è?". Allora chiedo ad una hostess dello stand il materiale dedicato al tema della manifestazione e ricevo come risposta un "mi dispiace l'abbiamo terminato, fino a ieri ce l'avevamo". Assurdo: su quattro giorni di durata della manifestazione, per ben due giorni lo stand Calabria non ha il materiale sui luoghi dell'archeologia della regione. <div>
A chiunque penso verrebbe in mente di chiedersi "ma i siti archeologici di Calabria quali sono? Ma ci sono? Come sono?". E io che sapevo, mi sono chiesto dove fossero i vari Scolacium, Locri, Crotone, Sibari, i tanti musei archeologici, le torri che puntellano le coste, le abbazie dirute sui monti impervi...Come si fa a chiedere ai due bronzi di metterci la faccia, di coprire la nostra incompetenza, la sciatteria di un ente regionale e di un Assessorato al Turismo che nemmeno sà gestire uno stand promozionale in un importante contesto internazionale come la Borsa Europea del Turismo Archeologico di Paestum? Si sappia dunque che la Regione Calabria a Paestum é di fatto una regione fantasma, che sta li senza mostrare ciò che avrebbe da offrire, anzi, mostra prevalentemente l'inefficienza e l'incompetenza di chi non sa svolgere il proprio compito.</div>
Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-24992950245596375612012-11-07T10:46:00.000+01:002012-11-07T10:50:02.056+01:00OBAMA E LA BUSSOLA DEI DIRITTI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-bsesGXqp4UQ/UJoulgMMUGI/AAAAAAAAAk0/-R7a4mfJM-Q/s1600/vittoria+obama.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-bsesGXqp4UQ/UJoulgMMUGI/AAAAAAAAAk0/-R7a4mfJM-Q/s1600/vittoria+obama.jpg" height="221" width="400" /></a></div>
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Dopo alcune ore di stanotte passate a leggere i dati sull'andamento dello spoglio per le elezioni USA, mi sono svegliato stamattina con la soddisfazione di leggere il risultato finale: Obama è di nuovo Presidente degli Stati Uniti.</div>
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Una vittoria difficile, non scontata, a seguito di una campagna elettorale dura con passaggi complessi. </div>
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E' difficile essere confermati alla guida di un popolo durante un periodo di crisi economica: è un'esperienza già vissuta da molti leader europei. Eppure Obama ce l'ha fatta.</div>
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Mi permetto di sottolineare almeno tre elementi caratteristici del governo Obama e dunque del risultato ottenuto oggi: </div>
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1. L'impegno dimostrato nella la volontà di mettere il lavoro al centro dell'azione di governo, sia pur declinato alla "maniera americana": la soluzione della crisi dell'industria dell'automobile Crysler è stato l'esempio più espplicito (che ha portato dunque al risultato decisivo dell'Ohio) </div>
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2. L'impegno nel sostenere le fasce più deboli della popolazione, specialmente con l'attuazione della riforma sanitaria, sia pur con le difficoltà legate alla tenuta dei conti pubblici e all'opposizione della Camera in mano ai repubblicani.</div>
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3. L'impegno sul tema dei diritti civili fin dalla prima campagna elettorale, con lo splendido risultato di stanotte riguardo ai referendum su marjuana e soprattutto sul matrimonio omosessuale in alcuni Paesi.</div>
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E' dunque chiara la bussola di Obama: lavoro, democrazia e solidarietà, diritti.</div>
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E' ora che anche in Italia la bussola cambi direzione.</div>
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Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-9865579588812369292012-11-07T09:39:00.001+01:002012-11-07T09:39:37.697+01:00NOI, CITTADINI D'EUROPALo scorso week end ho avuto modo di rivedere qui a Roma, dopo tanti anni, un gruppetto di amici che, durante gli anni universitari, ho conosciuto durante il mio anno Erasmus a Paris e l'anno successivo qui a Roma. Un gruppetto composto da francesi, olandesi, spagnoli, tedeschi..Abbiamo passato molte ore a chiacchierare, ad aggiornarci sulle vite degli altri, a rivivere ricordi e luoghi a spasso per la città. E' stato emozionante e bellissimo oltre che interessante.<div>
Fra un sorriso e l'altro, è stata un'occasione importante per scoprire una visione comune almeno su due riflessioni: il senso del progetto Erasmus che di recente è tornato alla ribalta per via della volontà di tagliarne i fondi, un progetto che tutti riteniamo davvero uno degli artefici principali per la creazione di una vera comunità europea di persone; la consapevolezza comune che solo l'Europa nella sua unità potrà dare un futuro al nostro continente e dunque nostre vite.</div>
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Ho constatato delle differenze certo: la situazione economica migliore in alcuni Paesi rispetto all'Italia, la situazione dei diritti ancora differente (mi ha fatto sorridere con un velo di amarezza l'espressione di Charles quando, insieme alla sua ragazza, mi ha detto "nous sommes pacsé").</div>
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Però mi ha consolato e rasserenato dunque questa rimpatriata fra amici europei, convincendomi che, nonostante la crisi e nonostante le spinte disgregatrici cui assistiamo in Italia e in altri Paesi dell'Unione Europea, ci sia ancora lo spazio per riprendere il cammino dell'Unione. Sapere che sono centinaia di migliaia i ragazzi che, come me, Charles, Lilì, Uli, Fred, Ruud, Magdala, credono nello spirito europeo è uno stimolo ad avere speranza e a combattere insieme per unirci un giorno in un'unica grande federazione, gli Stati Uniti d'Europa.</div>
Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-36015305575185688222012-09-21T20:09:00.002+02:002012-09-21T20:17:45.912+02:00CASO POLVERINI: UN MONITO PER TUTTI<a href="http://2.bp.blogspot.com/-hgZUZpmUjKg/UFyuT_lL9HI/AAAAAAAAAb4/bNcwjzZJ1Ps/s1600/POLVERINI.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="226" src="http://2.bp.blogspot.com/-hgZUZpmUjKg/UFyuT_lL9HI/AAAAAAAAAb4/bNcwjzZJ1Ps/s320/POLVERINI.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Lo scandalo venuto fuori in questi giorni alla Regione Lazio non ha bisogno di ulteriori chiarimenti: si tratta di spreco deliberato e volontario di denaro pubblico ad uso e consumo di politici-politicanti che spremono lo "Stato-vacca" fregandosene della crisi, di chi non lavora, di chi campa invece di vivere. </span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; text-align: justify;">Brucia sapere che la politica non riesce a prendere per tempo provvedimenti per prevenire e arginare questo mal costume, ma reagisce solo davanti all'evidenza dei fatti resi di dominio pubblico; brucia anche la timidezza di chi, opposizione, dovrebbe vigilare e all'occorrenza denunciare. Il dubbio-certezza che simili comportamenti siano diffusi fra tutti i gruppi politici è insistente.</span><br />
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<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E' ancor più per questo che dobbiamo essere presenti, che dobbiamo presidiare i luoghi del confronto e della democrazia, i luoghi delle decisioni e della politica. La risposta a tutto questo non può essere la fuga e il disinteresse, ancor meno la denigrazione generalizzata e nichilista della politica: questa politica, questi partiti ce li dobbiamo prendere, dobbiamo invaderli, perchè ogni spazio occupato da un cittadino onesto e propositivo è uno spazio tolto a chi usa la cosa pubblica per i propri interessi.</span></div>
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Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-12286499939422317452012-05-08T11:54:00.000+02:002012-05-09T10:17:02.400+02:00CATANZARO NON E' PARMAE' interessante notare la differenza fra i risultati delle elezioni Amministrative 2012 nei Comuni di Parma e Catanzaro. Due città capoluoghi di Provincia (Catanzaro lo è anche di Regione): Parma, città della ricca Emilia Romagna, città del nord con i suoi quasi 190 mila abitanti; Catanzaro città povera della ancor più povera Calabria, con circa 93 mila abitanti. Entrambe a governo uscente di centro destra, entrambe scosse da scandali e colpi di scena che hanno caratterizzato l'Amministrazione uscente.<br />
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-6wlLa5NrPTg/T6juIJcXhoI/AAAAAAAAAbY/i_hothctz1Q/s1600/abramo+e+scopelliti1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-6wlLa5NrPTg/T6juIJcXhoI/AAAAAAAAAbY/i_hothctz1Q/s1600/abramo+e+scopelliti1.jpg" /></a>I risultati elettorali ci hanno regalato però due risposte e due valutazioni diverse, antitetiche, dell'operato evidentemente e palesemente negativo delle due coalizioni entrambi di centrodestra, che suscitano una riflessione - oltre allo stupore di chi era coinvolto in una di queste battaglie elettorali: Parma ha risposto mandando a casa gli "uscenti" guidati da Vignali, anche in modo fragoroso, senza appello; Catanzaro non solo non ha mandato a casa ma riconferma (o rischia di riconfermare, a seconda dell'esito degli approfondimenti in corso) al primo turno i valorosi uscenti del dimissionario Traversa. E allora mi chiedo come mai una tale differenza.<br />
E' qui sta il nodo della democrazia italiana, il paradigma fra un'Italia in cui ancora prevale il senso civico e l'"opinione", la valutazione dei fatti e dei risultati raggiunti e non, e un'Italia schiava ancora del più becero feudalesimo politico- clientelistico. In alcuni luoghi si premiano i meritevoli e si puniscono coloro che hanno sbagliato, in altri si premiano sempre e comunque gli stessi, a prescindere dai risultati conseguiti.<br />
A quando il merito anche nel sud? A quando una cittadinanza conscia della realtà che vive il Paese e non più in ritardo rispetto alle sfide dell'Italia e del mondo contemporaneo? L'arretratezza culturale ed economica che attanaglia ancora la Calabria si misura anche da questo. Catanzaro appunto non è Parma, ancora una volta.Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-77080829438554729712012-04-17T13:39:00.002+02:002012-04-17T13:48:54.995+02:00C'E' SCRITTO ABRAMO, SI LEGGE TRAVERSA: RIPROPOSIZIONE DI UN FALLIMENTO GIA' AVVENUTO<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-vTyUYqyEYMk/T41V2HeXt_I/AAAAAAAAAbI/nlZoigq6M2w/s1600/RAFFRONTO+COMUNALI+2011+2012.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-vTyUYqyEYMk/T41V2HeXt_I/AAAAAAAAAbI/nlZoigq6M2w/s640/RAFFRONTO+COMUNALI+2011+2012.jpg" width="208" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Consiglieri comunali Catanzaro ricandidati</td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br />
</td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br />
</td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br />
</td></tr>
</tbody></table><a href="http://2.bp.blogspot.com/-OPa1Mt5w3-M/T41VyLfT9GI/AAAAAAAAAbA/F1aMD8eBJXo/s1600/traversaabramo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://2.bp.blogspot.com/-OPa1Mt5w3-M/T41VyLfT9GI/AAAAAAAAAbA/F1aMD8eBJXo/s320/traversaabramo.jpg" width="214" /></a>In questi giorni di fervente campagna elettorale a Catanzaro, fa sorridere la rincorsa di molti candidati a dichiarare la "novità" del proprio candidato a Sindaco, chiunque esso sia. La cosa buffa è che spesso si utilizza questo argomento in chiave negativa contro i propri avversari con dichiarazioni del tipo "voti Sclazo, voti Olivo", molto in voga fra le frasi "ad effetto" del candidato Abramo. Ma leggiamo nei fatti concreti chi ha ragione. I fatti dicono questo: che la maggior parte dei consiglieri comunali eletti durante le Amministrative del 2011 col centrodestra - e quindi in sostegno del "salvatore" Traversa - sono ricandidati anche quest'anno con Abramo, il secondo "salvatore" di questa città (vedi tabella). E' quindi del tutto evidente l'incoerenza fra le dichiarazioni provocatorie del "sindaco dei sindaci" Abramo con le quali accusa Scalzo di essere una pedina nelle mani di Olivo, e poi la realtà nuda e cruda dei fatti che smentisce le parole di Abramo: <b>18 consiglieri di destra su 26</b> (l'elenco dei consiglieri è tratto dal sito del Comune di Catanzaro, confrontati con l'elenco dei candidati del 2012. Si segnalino eventuali inesattezze), <b>già eletti con Traversa, sono ricandidati con Abramo</b>. E questo sarebbe l'elemento innovativo per la buona amministrazione della città che Abramo tanto sponsorizza? La riproposizione dello stesso centrodestra che ha clamorosamente fallito? Perchè i cittadini dovrebbero riaffidarsi agli stessi che hanno causato questo disastro? I catanzaresi dimostrino di essere svegli e non votino questo ex-sindaco e questa gente che ha già avuto più volte l'onore della prova. Ora tocca all'alternativa.Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-8325309294626969932012-04-12T12:51:00.003+02:002012-04-12T12:53:18.494+02:00APERITIVO CON SALVATORE SCALZO<div class="MsoNormal">Ieri il comitato elettorale “Fuori sede a Roma per Salvatore Scalzo Sindaco” ha accolto Salvatore Scalzo nel cuore del quartiere San Lorenzo, durante un aperitivo organizzato per l’occasione. Una serata utile per dare la possibilità di confrontarsi direttamente con il candidato e di esprimere delle riflessioni in merito all’andamento della campagna elettorale ed in merito alle iniziative già terminate e a quelle da intraprendere nel prossimo futuro.</div><div class="MsoNormal"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-2xkm54Bon80/T4a0DO_8g0I/AAAAAAAAAaE/dLEkZ77nOs4/s1600/foto.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://1.bp.blogspot.com/-2xkm54Bon80/T4a0DO_8g0I/AAAAAAAAAaE/dLEkZ77nOs4/s320/foto.jpg" width="320" /></a>Salvatore ha ribadito l’importanza del rapporto con tutti i catanzaresi che vivono lontani dalla propria città, convinto del fondamentale apporto di entusiasmo e di passione civile che possono trasmettere, ma anche dell’apporto di idee e di mentalità nuove alla costruzione di un’alternativa vera e credibile rispetto al fallimento di decennali politiche di destra. E’ infatti emerso un dato significativo, e cioè che il nuovo forte aumento di emigrazione giovanile a Catanzaro si è avuto proprio negli anni di amministrazione Abramo, e che comunque il modello economico di sviluppo da parte del candidato del centrodestra è un modello non sostenibile e fragile, basato prevalentemente sui call-center e sui centri commerciali.</div><div class="MsoNormal">Infine una riflessione sull’immediato futuro e sul rush finale di questa campagna elettorale: spingere ancora di più sulle associazioni studentesche, sul passaparola, sulle famiglie che vivono in città; tutto per raggiungere il massimo risultato e sperare così in una vera svolta.</div><div class="MsoNormal">Quel che è certo è che l’umanità e la competenza di Salvatore Scalzo, il suo essere a noi vicini nelle idee il suo appartenere alla nostra generazione, non possono non essere colti da noi catanzaresi che, da tanti luoghi d’Italia, abbiamo la possibilità di un gesto di impegno civile importante: coinvolgere i nostri amici, tornare a Catanzaro tutti insieme e scegliere il cambiamento, votare per Salvatore Scalzo.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div>Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-58504576203487581342012-04-03T12:31:00.000+02:002012-04-03T12:31:05.473+02:00COSTRETTI ALL' EROISMOIn questi giorni ho visto spuntare sui giornali nazionali, on line e cartacei, articoli riguardanti le dimissioni del Sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta. Mi sono incuriosito subito alla notizia perchè subito mi sono tornati in mente quei giorni in cui ho conosciuto direttamente questo Sindaco.<br />
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-BHZ16aqtqSs/T3rRAATltbI/AAAAAAAAAWk/n1VU3DOQuWs/s1600/caulonia1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="222" src="http://4.bp.blogspot.com/-BHZ16aqtqSs/T3rRAATltbI/AAAAAAAAAWk/n1VU3DOQuWs/s320/caulonia1.jpg" width="320" /></a>Mi trovavo ad essere tornato a vivere in Calabria appunto (doveva essere il 2006 credo) e, con la cooperativa fondata insieme ad altre ragazze coetanne - tutti neolaureati ed entusiasti nel metterci alla prova con la realtà nostra - andavamo in cerca di opportunità lavorative nell'ambito della valorizzazione di siti culturali di interesse. Ovviamente la nostra attenzione è passata anche per Monasterace (un piccolo centro della costa Jonica con ancora varie testimonianze storiche ed architettoniche interessanti) dove le rovine di una delle poleis della Magna Graecia - Kaulon - ancora sono ben visibili lungo la costa 8in particolare i resti del basamento del tempio di Zeus), nonostante gli sconquassi causati dalla costruzione della SS.106 e dai successivi abusivismo ed incuria generale, tipici non solo di Monasterace ma della Calabria tutta.<br />
Ricordo perfettamente che, quando contattammo il Sindaco Lanzetta, riuscendo a vederci alcune volte, era proprio lei stessa che si trovava alle prese con il recupero di una struttura abbandonata da più di vent'anni, un Antiquarium posizionato non lontano dalle rovine archeologiche, che aveva tutta l'intenzione di far vivere finalmente, dopo tutti quegli anni diabbandono - e di spreco di denaro pubblico. Noi ci eravamo proposti per la gestione dei servizi interni e così avemmo l'occasione di visitare l'interno della struttura, di avere da lei una spiegazione di tutti i problemi che doveva superare e dell'opposizione che incontrava in questo lavoro di recupero; opposizione ovviamente di parte dei suoi stessi cittadini che non vedevano di buon occhio un sindaco che lavorasse nella legalità, che cercasse delle alternative valide ed oneste per il futuro del suo territorio. ricordo ancora di quando ci raccontava di ciò che aveva trovato al Comune: i forti debiti, l'ostruzionismo velato e non, il fattoche aveva rinunciato al suo stipendio da sindaco pur di alleviare il peso delle spese comunali. Insomma avevo avuto l'impressione di una persona onesta che tentava davvero di fare.<br />
Sono passati anni da allora e ritrovare questo nome associato ad attentati mafiosi e dunque a delle dimissioni mi lascia sgomento e con l'amaro in bocca: perchè ancora una volta è la conferma che ci sono parti d'Italia senza Stato, la mia terra in particolare, luoghi dove essere onesti è un atto di eroismo e non la normalità. Eh si, perchè spesso in Calabria non si può nemmeno essere onesti, pur volendo, perchè il prezzo che rischi di pagare è troppo alto. Spesso sento gente "del nord" che critica con una certa leggerezza chi si piega alle minacce della malavita, ma poi non sà cosa c'è dietro o semplicemente onn capisce cosa una persona deve mettere in gioco. E lo Stato continua a non esserci, il Sindaco Lanzetta è una italiana onesta rispettosa delle istituzioni che è stata costretta dallo Stato ad essere eroina. Un'eroina suo malgrado.Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-53683080080331441312012-03-08T23:54:00.003+01:002012-03-09T00:14:31.142+01:00E' TEMPO DI RIMETTERSI IN CAMMINO<a href="http://2.bp.blogspot.com/-0pWh8Gr7FRo/T1k83SERKpI/AAAAAAAAAWU/SQTnZSbk3s8/s1600/LOGO1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="239" src="http://2.bp.blogspot.com/-0pWh8Gr7FRo/T1k83SERKpI/AAAAAAAAAWU/SQTnZSbk3s8/s320/LOGO1.jpg" width="320" /></a>E' passato un anno da quella sera in cui, nel quartiere San Lorenzo a Roma, conobbi di persona Salvatore Scalzo..Una riunione dei fuori sede "romani" di Catanzaro in una sala del un circolo PD di San Lorenzo.. Era la prima volta che davvero avevo di fronte, a Roma, una concentrazione così elevata di giovani della mia città. Sopratutto era la prima volta che vedevo una concentrazione di giovani catanzaresi ed interessati ad un progetto nuovo, politico, ad un sogno. Una serata surreale, con l'animo di un carbonaro, sorpreso e commosso.<br />
<a href="http://4.bp.blogspot.com/--MPT3KNJlN4/T1k4gvV3hoI/AAAAAAAAAWE/R3GpK0XjaeQ/s1600/8.03.2012+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://4.bp.blogspot.com/--MPT3KNJlN4/T1k4gvV3hoI/AAAAAAAAAWE/R3GpK0XjaeQ/s320/8.03.2012+1.jpg" width="320" /></a>Poi ci fù una campagna elettorale fulminea quanto intensa, la speranza di vedere un cambiamento, l'entusiasmo dei tanti fino a quel momento messi ai margini da un sistema colloso e consolidato, la delusione di un risultato senza troppe sorprese.<br />
E poi il "crollo" del superman Traversa, le speranze che si riaccendono, la telefonata di Salvatore che mi chiede di gestire il movimento romano, la voglia di riscatto, la passione civica che si riaffaccia silenziosamente nelle nostre menti...ed eccoci qua: oggi ci siamo ritrovati, dopo un anno, nel "mio" Circolo PD Esquilino, per riorganizzare un movimento che ci ha dato e ci darà soddisfazioni maggiori ..sperando questa volta che l'epilogo sia diverso.<br />
E allora... TUTTI A LAVORO!<br />
<br />
per info contattatemi pure: vincenzo.dornetti@gmail.comVincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-90541710987904683352012-01-27T12:47:00.000+01:002012-01-27T12:47:49.001+01:00LA BESTIA CHE E' DENTROOggi è il giorno della Memoria. Oggi ricordiamo l'Olocausto, un evento oramai considerato appartenente al passato. Per molti è una realtà lontana, da leggere sui libri di storia. C'è chi minimizza pensando che sia scontato che ciò non possa mai più accadere. Falso.<br />
L'origine del male viene dal di dentro, ce l'abbiamo dentro in quanto uomini. Abbiamo una bestia dentro, pronta ad uscire se non ci sono briglie ben salde. E le briglie si costruiscono con la memoria del passato, ma anche con la consapevolezza del presente., delle nostre violenze quotidiane, le nostre discriminazioni, anche le più banali, le più piccole. Quando lasciamo un'auto davanti ad una discesa per disabili, quando deridiamo due ragazzi che si tengono per mano, quando vorremmo cacciare i rom da un accampamento o vorremmo che la classe di nostro figlio fosse composta tutta da "italiani".<br />
Ce l'abbiamo dentro, rischiamo di covare inconsapevolmente ogni giorno il nostro personale "olocausto", di trasmetterlo ai nostri figli, di creare una coscienza collettiva xenofoba, intollerante, incapace di trovare la soluzione più difficile, abbandonata al populismo della soluzione immediata e radicale.<br />
Stiamo attenti, siamo accorti, impariamo a combattere con noi stessi, con la bestia che sta dentro di noi se veramente vogliamo che ciò che è stato non accada mai più.Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-20178258846418855402012-01-27T12:34:00.000+01:002012-01-27T12:34:22.443+01:00memorie di serie B<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-BN-n-aavcZc/TyKH8a1-i8I/AAAAAAAAAVo/Nrtp6vBwjwg/s1600/COLORI+DELL%2527OLOCAUSTO.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://4.bp.blogspot.com/-BN-n-aavcZc/TyKH8a1-i8I/AAAAAAAAAVo/Nrtp6vBwjwg/s320/COLORI+DELL%2527OLOCAUSTO.jpg" width="273" /></a></div>Da quando il giorno della Memoria è entrato fra le ricorrenze ufficiali del nostro Paese, si sta cominciando a riannodare il filo dei ricordi, anche quelli dimenticati o nascosti, di ciò che è stato l'Olocausto. E ciò è importante perchè, anche su queste tematiche, per troppi anni la nostra "civiltà" ha tralasciato molte cose, facendo luce giustamente sullo sterminio dei milioni di ebrei da parte del nazismo - e con la complicità del fascismo italiano - ma lasciando spesso in ombra le altre stragi dell'Olocausto, altri milioni di morti: Rom e Sinti, Testimoni di Geova, omosessuali gay e lesbiche, disabili, civili slavi.<br />
Non so se ciò è avvenuto per precise volontà o per carenza di testimonianze, ma è un fatto a cui solo di recente, fortunatamente, si inizia a porre rimedio.<br />
E' importante ricordare l'Olocausto nella sua interezza e complessità non per sminuire la portata dell'eccidio degli ebrei che, numericamente, ha costituito una grossa fetta dei 13-19 milioni di morti stimati (le cifre ancora sono incerte) ma per ricordare alle coscienze di tutti noi, a coloro che verranno, a coloro che non sanno, che quel modello di società, quelle ideologie discriminatorie della diversità, della pluralità umana, del corpo e della mente, sono all'origine di questa pagina buia dell'umanità.<br />
Ancora oggi gruppi isolati tentano di affrancare quelle ideologie, quei modelli basati sulla discriminazione delle naturali differenze fra uomo e uomo, sulle soluzioni facili, immediate e radicali, facendo leva sui bisogni insoddisfatti di parti più deboli della società attuale, ancor di più in un periodo come quello di oggi, fiaccato da una crisi che, da economica, si trasforma rapidamente in crisi sociale.<br />
E' per questo che ancor più ferma e vivida deve restare la fiamma della memoria: perchè dentro di noi cova e coverà sempre il germe della bestialità primordiale dell'uomo e solo promuovendo modelli inclusivi di convivenza potremo tenerlo sotto controllo.Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-7486177498883145432011-12-17T18:20:00.000+01:002011-12-17T18:20:24.502+01:00LETTERA DI UN CATANZARESE “ALIENO” ALLA SUA CITTA’<!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:TrackMoves/> <w:TrackFormatting/> <w:HyphenationZone>21</w:HyphenationZone> <w:PunctuationKerning/> <w:ValidateAgainstSchemas/> <w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:DoNotPromoteQF/> <w:LidThemeOther>FR</w:LidThemeOther> <w:LidThemeAsian>X-NONE</w:LidThemeAsian> <w:LidThemeComplexScript>X-NONE</w:LidThemeComplexScript> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> <w:DontGrowAutofit/> <w:SplitPgBreakAndParaMark/> <w:DontVertAlignCellWithSp/> <w:DontBreakConstrainedForcedTables/> <w:DontVertAlignInTxbx/> <w:Word11KerningPairs/> <w:CachedColBalance/> </w:Compatibility> <w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> <m:mathPr> <m:mathFont m:val="Cambria Math"/> <m:brkBin m:val="before"/> <m:brkBinSub m:val="--"/> <m:smallFrac m:val="off"/> <m:dispDef/> <m:lMargin m:val="0"/> <m:rMargin m:val="0"/> <m:defJc m:val="centerGroup"/> <m:wrapIndent m:val="1440"/> <m:intLim m:val="subSup"/> <m:naryLim m:val="undOvr"/> </m:mathPr></w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:LatentStyles DefLockedState="false" DefUnhideWhenUsed="true"
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<div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;"><br />
</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-uyymDfs_Flo/TuzOLnRCu8I/AAAAAAAAAVQ/2oc9zNk4hII/s1600/alieno.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="237" src="http://1.bp.blogspot.com/-uyymDfs_Flo/TuzOLnRCu8I/AAAAAAAAAVQ/2oc9zNk4hII/s320/alieno.jpg" width="320" /></a></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">E’ oramai certa la notizia delle dimissioni dell’ On. Michele Traversa da Sindaco di Catanzaro dopo soli 8 mesi dalle elezioni amministrative. E’ una notizia che colpisce un po’ anche emotivamente, anche vivendo quotidianamente lontano dalla città, proprio perché le proprie origini e il proprio territorio sono sempre e comunque nel cuore, proprio perché sopita cova dentro – nonostante tutto - quell’idea sbiadita di avere la possibilità di vivere laddove si è nati, laddove con uno sguardo abbracci l’infinita libertà del mare e il profilo sensuale dei dirupi montani. </span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">Colpisce specie quando in alcune occasioni si è deciso di tornare, di provarci, di investire le proprie energie; e quando in altre occasioni, come nell’ultima campagna elettorale delle amministrative, si decide di appoggiare ufficialmente delle persone “nuove”, di scommettere su un futuro diverso, quanto meno di scommettere su una nuova battaglia da intraprendere, consci dei rischi e delle difficoltà enormi che una città del sud ti pone davanti.</span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">E tornano in mente i ricordi di quei mesi entusiasmanti in cui persone, prima lontane, si riavvicinarono alla città e alla politica, decisero di scommettere di nuovo; giovani catanzaresi che, da tante città d’Italia e non, soffiavano con tutto il loro respiro per gonfiare le vele della città per intraprendere una nuova rotta. E tornano anche alla mente le critiche pungenti, sarcastiche, le definizioni che molti – politici e non – davano di questo movimento: “alieni” erano, eravamo. Salvatore Scalzo era un alieno venuto da Bruxelles, accompagnato evidentemente da altri alieni provenienti da chissà quali galassie sconosciute. </span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT">“Ma cosa dovrebbero fare queste persone, inesperte, saccenti; cosa ne sanno della città, cosa sapranno mai di politica! Ma cosa volete: andatevene! Tornate da dove venite, chi credete di essere!”.</span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">Ricordo che qualcuno, cittadini comuni (purtroppo anche giovani come me), attraverso i social network </span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">incalzava anche me. “vai, vai! Tornatene a Roma!” come se vivere a Roma, o in un qualunque altro posto, fosse stata una colpa, una macchia. “voi che ve ne siete andati…”.</span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">Si, noi che siamo andati via, noi che magari non avevamo la possibilità di avere un lavoro che ci permettesse di vivere. Noi che desideravamo semplicemente costruirci una vita da liberi,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>senza dovere eterna riconoscenza a qualche capetto o qualche politico di turno. Noi che non avevamo magari famiglie abbastanza ricche da poter essere mantenuti da esse. Noi che non volevamo essere mantenuti dalle famiglie perché credevamo che essere adulti significasse essere indipendenti. Noi che abbiamo voluto aprirci al mondo esterno per apprendere e poi riportare a casa ciò che si imparava. Noi che abbiamo avuto allungato le braccia verso l'Europa, tenendo sempre lo sguardo rivolto al nostro sud.</span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">Si, noi “alieni”, noi che non siamo stati scelti dai cittadini catanzaresi; noi figli di una città e di una terra amara che non ci ha voluti, né quando c’eravamo, né quando volevamo tornarci.</span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">La città ha preferito coloro che proclamavano amori fedeli e passioni intramontabili, coloro per i quali amare una città significava giusto amarne una squadra di calcio e non i suoi abitanti; coloro per i quali amare una città significa depredarne le risorse, naturali, culturali, economiche; o peggio illuderla promettendo cieli azzurri e prati in fiore. O ancora peggio abbandonarla davanti alle prime difficoltà incuranti del destino d ei suoi abitanti. </span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">Questo è l’amore “indigeno” rispetto a quello degli “alieni”?</span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT" style="mso-ansi-language: IT;">Ed <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ecco l’epilogo: un “sogno” mal composto eppure vincitore: una cicala che, dopo aver scorazzato vanitosa nei mesi estivi davanti gli arenili – asfaltati - di Giovino, muore all’arrivo del primo inverno.</span></div>Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-33791791501661143752011-12-16T17:46:00.001+01:002011-12-16T18:12:58.487+01:00BROOKE LOGAN E’ DI CATANZARO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-BEG_QT2RrW4/Tut1vzB2BkI/AAAAAAAAAVI/rV25vz-0k8I/s1600/brooke-logan.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="250" src="http://2.bp.blogspot.com/-BEG_QT2RrW4/Tut1vzB2BkI/AAAAAAAAAVI/rV25vz-0k8I/s320/brooke-logan.jpg" width="320" /></a></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT">Si scoprono sempre cose nuove di questa città, che si pensa di conoscere bene e invece così non è. Scopro infatti che Catanzaro è una città di amori passionali e travolgenti: di bionde che s’innamorano perdutamente del loro “Ridge”, sia esso un uomo, un’oggetto ,un’idea, una città. Questa tipologia di “brooke logan” di cui scopro l’esistenza veste i panni del politico, per giunta ben rodato. </span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT">E’ proprio come in una soap: amori appassionati, dichiarazioni di affetto eterno, di riconoscenza. Brooke Logan di Beautiful ha queste caratteristiche: ama, perdutamente presa dal sentimento che tutto travolge e tutto condiziona. La “Brooke” di Catanzaro non è bionda ovviamente, potremmo dire essere semmai brizzolata – colore che, più che in America, va di moda nell’Italia comandata dai “vecchi”,e spesso incapaci – ma anch’essa appassionata: la nostra Brooke ha il suo Ridge -la sua Catanzaro - è perdutamente innamorata di lei. Alla Brooke di Catanzaro mancano giusto le lacrime che copiose scendono dal volto della protagonista di Beautiful; in compenso, a quella nostra non manca la faccia, una bella faccia tosta; una bella faccia di bronzo potremmo dire. Eh si, la nostra Brooke fa anche concorrenza a quella vera: in meno di un anno passa dall’amore infinito verso la sua città al divorzio da essa, dal matrimonio all’abbandono per “Eric”, impersonato da una bella e ricca poltrona a Montecitorio. E chi se ne frega se i figli – i cittadini catanzaresi - ne subiranno le conseguenze peggiori.</span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT"> Si, si, dev’essere così: la vera Brooke Logan non sta a Los Angeles ma vive qui: Brooke è di Catanzaro, non ho dubbi. E come dire di no a Brooke! Noi siamo di buon cuore, siamo per il sentimento, e che ci importa se poi Brooke abbandona Catanzaro e preferisce la poltrona di Roma..</span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT">E’ oramai passato un anno da quando iniziarono i fermenti per la campagna elettorale delle amministrative di primavera, un anno da quando si iniziava a fare il toto candidati dello schieramento di centrosinistra da schierare contro l’”invincibile” Michele Traversa. </span></div><div class="MsoNormal"><span lang="IT">In meno di un anno Michele Traversa si candida come Sindaco di Catanzaro, vince le elezioni in aprile e, entro dicembre, rassegnerà molto probabilmente le dimissioni preferendo abbandonare il governo della città “tanto amata” per tenersi ben stretta la poltrona di deputato (con relativo ben remunerato compenso). I catanzaresi adesso si mettano davanti allo specchio e guardino finalmente quello che il loro voto ha prodotto.</span></div>Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-49727646839275441832011-12-05T15:31:00.000+01:002011-12-05T15:31:40.591+01:00IL VALORE DEL REDDITO MEDIO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-ppXG7khr2zw/TtzVwY9WePI/AAAAAAAAAVA/YCMERlzlKlo/s1600/soldi1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-ppXG7khr2zw/TtzVwY9WePI/AAAAAAAAAVA/YCMERlzlKlo/s1600/soldi1.jpg" /></a></div>All'indomani della manovra economica del governo Monti, con la quale si varano norme dure di sacrifici per molti italiani, viene da chiedersi chi siano coloro che realmente subiranno le conseguenze più funeste da questo sacrificio necessario per la salvezza del Paese. Tutti i soggetti in causa hanno tenuto a sottolineare la volontà di non tartassare il ceto medio, la spina portante dei consumi del Paese. "non abbiamo aumentato l'IRPEF sul ceto medio", "non tasseremo i patrimoni del ceto medio", "non tasseremo il ceto medio degli impiegati pubblici", ecc... Ma, a ben sentire queste argomentazioni, si scopre che la politica ha un concetto di reddito medio diversa rispetto a quella di molti, sicuramente diversa rispetto alla mia. Per il governo, e per vari partiti, un reddito medio annuo di una famiglia normale si aggira fra i 55 e i 70 mila euro: una cifra che non è certo la "normalità" delle famiglie comuni, quelle che soffrono di più la crisi di questi tempi (e di certo non possono soffrire particolarmente la crisi coloro che lavorano nel pubblico, in quanto il loro salario è iper garantito). Sarei curioso quindi di sapere se è questo il reddito medio degli italiani, cioè il reddito di una buona parte delle famiglie italiane, oppure se questa cifra è il frutto semplicemente aritmetico della media calcolata sommando tutti i redditi del Paese a prescindere dalla effettiva distribuzione in termini percentuali sulla popolazione di quelle fasce di ricchezza.Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-68423739481705219622011-12-04T11:35:00.001+01:002011-12-04T11:38:41.250+01:00PAGHERANNO SEMPRE GLI STESSI (?)Dando un rapido sguardo ad una tabella comparsa sul sito del Corriere della Sera - che posto di seguito - mi son reso subito conto di ciò che accadrà prossimamente a molte famiglie italiane. Qualunque sia l'ipotesi in campo (ce ne sono v arie ma ancora c'è da dire che non conosciamo i dettagli reali) la prima manovra economica del governo Monti rischia di essere la solita scure per i soliti contribuenti che già pagano e che hanno sempre pagato.<br />
Ovviamente per le valutazini di merito bisogna attender il testo definitivo ma ci sono questioni di cui non ho sentito parlare nemmeno nelle indiscrezioni, nemmeno come ipotesi al vaglio: dov'è la patrimoniale per i grandi patrimoni? si parla di nuova ICI (o IMU) in modo generico ma vorrei sapere se verrà imposta anche agli immobili ecclesiastici: sarà così? Liberalizzazioni: si faranno? e su chi? La tracciabilità dei pagamenti sarà fissata ad una soglia abbastanza bassa? Noi giovani avremo qualche vantaggio dalle misure adottate o continueremo a pagare ingiustamente per i debiti folli dei nostri padri? Spero di avere presto delle risposte a tutto questo perchè io, come molti della mia generazione, vivo con preoccupazione il presente e guardando al futuro come una massa nera in cui campeggia un punto interrogativo.<br />
<br />
<a href="http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2011/12/04/pop_confronto.shtml">http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2011/12/04/pop_confronto.shtml</a>Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-70156939432620912772011-11-23T11:37:00.001+01:002011-11-23T12:01:33.466+01:00PRONTUARIO DELLE ALLUVIONI (ANNUNCIATE): LACRIME DI COCCODRILLO DI UN POPOLO SENZA MORALE PUBBLICA<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-xiLW2feJZ7w/TszMklY-9wI/AAAAAAAAASk/ny-F84UpefU/s1600/Catanzaro+fiumarella1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="http://3.bp.blogspot.com/-xiLW2feJZ7w/TszMklY-9wI/AAAAAAAAASk/ny-F84UpefU/s320/Catanzaro+fiumarella1.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">foto tratta da www.catanzaroinforma.it -<br />
Catanzaro, torrente Fiumarella 22 novembre 2011</td></tr>
</tbody></table>L’ennesima pioggia violenta, l’ennesima alluvione. Il cinismo mi fa sorridere a denti stretti: un ghigno beffardo. Il sorriso cattivo del “te l’avevo detto”, del presuntuoso e del saccente, l’espressione facciale gaudente di chi dentro cova un misto di risentimento e di rabbia. E’ l’espressione bieca e nascosto della nostra moralità falsa ed ipocrita, che sussulta davanti ad un preservativo o ad un letto di un malato terminale e invece dorme beata ignorando la coscienza del bene collettivo. E’ il nostro ritratto, orrendo e ripugnante, nascosto in quella soffitta in cui entriamo di rado, solo quando non ne possiamo fare a meno; per poi richiudere la porta in fretta e continuare a fare i “ Dorian Gray”. <br />
<div class="MsoNormal">Ecco quindi il “prontuario”, oramai scritto da decenni di “esperienze” in tema di dissesto idrogeologico:</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">“Una pioggia eccezionale”:</b> è una delle scuse principali di cittadini ed amministratori: nascondere i risultati delle proprie azioni, attribuendo alla natura colpe non sue. Misurare la quantità di pioggia caduta è uno degli strumenti dell’autocommiserazione conseguente.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">“Esondazione”:</b> è una parola il cui significato è storpiato per le auto giustificazioni. I fiumi non esondano dal loro letto: siamo noi con i nostri edifici – spesso orribili – ad aver occupato lo spazio di quei fiumi.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">“Frana”:</b> termine associato quasi sempre a “strada interrotta”, città isolata”, “traffico”. Le frane sono quasi sempre colpa nostra. Siamo infatti noi a disboscare in modo incivili e i territori, siamo noi che non ci occupiamo di tenere viva l’agricoltura e quindi la cura dei terreni, specie di quelli scoscesi.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">“Il Comune mi impedisce di costruire la mia casa: io la faccio lo stesso”: </b>tipico pensiero di chi non accetta vincoli di legge, considerandoli orpelli inutili, catene che negano la libertà individuale. E’ il “Comune” ad essere in torto, non io. </div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">“La mia casa è stata portata via: ho perso tutto”:</b> espressione tipica di chi ha posseduto un’abitazione quasi sempre edificata in luoghi a rischio idrogeologico. In questi casi l’edificio o è edificato regolarmente in zone pianificate malissimo – da coloro che noi eleggiamo insieme ad altri cittadini come noi, tecnici “non politici” ma compiacenti - o è costruito abusivamente, quindi sotto piena coscienza del proprietario che, dopo l’alluvione, pretende anche – e l’ottiene – un contributo dallo Stato che ha precedentemente frodato.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"> “Noi politici dobbiamo riflettere…”:</b> tipicissima espressione di chi, sempre dopo il disastro – e mai prima – pretende di purificare la sua anima sporca pronunciando frasi di cui non conosce il significato. Solitamente questa fase di “purificazione” dura da una settimana a pochi mesi, in base al numero di morti e feriti contati alla fine dell’evento alluvionale.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">“<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Rabbia”:</b> tipico sentimento che si diffonde rapidamente negli animi delle persone all’indomani di questi fatti. Solitamente l’oggetto della rabbia sono i politici inetti e incompetenti (ed eletti dalle persone stesse) che non hanno agito preventivamente per evitare il disastro. Anche qui evidente il fenomeno del lavaggio temporaneo di coscienza, a trenta gradi, giusto per dare una parvenza di pulito. Anche in questo caso, il numero di danni e morti determina la durata di questo stato di indignazione.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">“Ricostruzione”:</b> un tema classico: la ricostruzione post evento alluvionale. Puntualmente il momento della ricostruzione ha già dimenticato il momento dell’emergenza. Si ripropongono nella maggior parte dei casi – a spese ovviamente dei cittadini - i “ripristini” dello stato di fatto dei luoghi ante disastro: è il via libera tacito e compiacente della politica e dei liberi cittadini al prossimo evento “catastrofico”.</div>Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-78542527572548848002011-11-13T16:55:00.000+01:002011-11-13T16:55:54.196+01:00SI VOLTA PAGINA<div class="separator" style="clear: both; text-align: right;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-JB5ZwNZRUO8/Tr_oGPWgDtI/AAAAAAAAARI/VIyOMNyF9xU/s1600/P1050552.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://1.bp.blogspot.com/-JB5ZwNZRUO8/Tr_oGPWgDtI/AAAAAAAAARI/VIyOMNyF9xU/s320/P1050552.JPG" width="320" /></a></div>Eh si, da ieri si ha proprio la sensazione di aver voltato pagina. Aver vissuto in prima persona l'atmosfera di attesa e poi di liberazione per le strade di Roma ha confermato quella che era una sensazione tutta personale.<br />
Ho voluto partecipare direttamente ad un momento storico per la storia della nostra Repubblica e per la nostra politica: la fine di un' era dominata da un personaggio che, nel bene e nel male, ha catalizzato sempre e comunque l'attenzione degli italiani, dei media, di coloro che ci osservavano e coloro che ci giudicavano.<br />
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La gente scesa per strada ieri, che urlava contro Berlusconi e i suoi accoliti non era organizzata ovviamente - come tentano ancora di strombazzare oggi i suoi "discepoli", con quel poco di voce rimasta loro.. Erano persone che non hanno mai creduto al sogno berlusconiano o che ci hanno creduto e ne sono rimasti delusi. Non c'erano bandiere di partito, non c'erano slogan e cartelli contro una parte politica: i messaggi erano rivolti contro una persona. Quella persona che ha diviso gli italiani per quasi venti anni, che li ha illusi proponendo un modello fatto di lustrini e luci della ribalta, battute scherzose e vizi spacciati per normalità, li ha umiliati agli occhi del mondo, li ha resi meno capaci di reagire, di discernere, di vedere la verità dei fatti.<br />
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E oggi questa verità la vediamo, ne distinguiamo bene le macerie, la sciatteria, la vergogna, l'umiliazione.<br />
Noi, il Paese della cultura, della storia, dell'intraprendenza, della creatività; il Paese dei migranti, dei lavoratori onesti che hanno fatto sacrifici e hanno risalito la scala sociale dei Paesi che li hanno ospitati; il Paese delle idee geniali, dell'estro artistico, della gioia di vivere; il Paese della famiglia, dei valori umani, della solidarietà.<br />
Venti anni in cui molto di questo è venuto meno, si è sbiadito, si è intaccato, certamente è scomparso agli occhi del mondo.<br />
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E' il momento di ritirare fuori tutto questo, di rialzare la testa, di sperare e di pretendere la dignità che ci è stata tolta. E' anche il momento di tornare ad essere un Paese normale, dove la contrapposizione politica e le visioni diverse della società si contrappongano in modo chiaro, anche duro, ma rispettoso; dove, nei momenti di difficoltà e nelle scelte fondamentali ci si ritrovi in dei valori e delle regole comuni; è il momento in cui si deve ritrovare il sentimento della generosità, dell' "unione fà la forza", come italiani.Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-23438283141634115222011-10-16T15:11:00.002+02:002011-10-16T15:28:46.563+02:00COSA CI RESTA15 OTTOBRE 2011, un'altra data "nera" per l'Italia, per la democrazia, per la libertà di noi cittadini. Ieri ho vissuto in parte ciò che è avvenuto, abitando nel quartiere teatro degli scontri, e stamane ho fatto un giro a piedi nelle strade qui intorno per vedere cosa fosse successo. Il proprio sguardo, più che la TV o internet, comunicano con più profondità ciò che è avvenuto, spinge a riflettere maggiormente nel silenzio di quegli scheletri di automobili incendiate, di quelle vetrine sfondate, di quelle scritte sui muri, di quel cattivo odore di bruciato nell'aria come se mi trovassi fra le strade di Beirut.<br />
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-leAiqQdvcwo/TprXSg5ORZI/AAAAAAAAAQc/9_VBZ-56YnU/s1600/P1050478.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://4.bp.blogspot.com/-leAiqQdvcwo/TprXSg5ORZI/AAAAAAAAAQc/9_VBZ-56YnU/s320/P1050478.JPG" width="320" /></a><br />
E allora mi son chiesto "cosa ci resta?"; cosa resta a noi cittadini di quella democrazia per la quale combatterono i partigiani, di quella Costituzione garante dei diritti e delle libertà di noi tutti? Cosa è rimasto alle centinaia di migliaia di persone che ieri ho visto sfilare sotto i miei occhi e che di fatto sono state private della loro libertà di esprimere un punto di vista legittimo, un'idea, un'alternativa? Cosa è rimasto a quei lavoratori che si ritrovano il loro posto di lavoro distrutto? E a quelle famiglie che hanno perso le loro auto...Cosa è rimasto a noi abitanti dell'Esquilino e in generale a tutti gli italiani che, in queste occasioni, vivono di fatto una limitazione alla libertà personale, vivendo con timore anche l'uscita dal portone di casa propria ( sensazione che ieri ho provato fino a notte fonda)?.<br />
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Ho letto qualche commento su facebook di persone che, giustamente irritate dal teppismo, inveiva contro "le manifestazioni", credendo che, vietando i cortei, si possa risolvere il problema delle bande criminali.<br />
A mio avviso non è questa la soluzione, anzi: credo che il monito che viene da un'esperienza del genere sia proprio opposto.<br />
E' tempo di ricostruire, è tempo che i cittadini italiani non lascino più le tematiche del vivere civile, dei problemi economici e sociali in mano al solo "spontaneismo" o semplicemente "agli altri". Non possiamo credere nei super eroi che ci salveranno, nelle ideologie che ci porteranno il paradiso, nelle "rivoluzioni" che stravolgeranno l'assetto attuale. E' evidente, specie dopo ieri, che non basta: non basta l'indignazione in sè, non basta la manifestazione in sè, non basta e non serve definirsi "indipendenti", non serve ancor di più il menefreghismo.<br />
Indipendenti da cosa? Dal "sistema"? Dai Partiti?<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-YdNijXoBSQg/TprboVNveLI/AAAAAAAAAQ0/hXZenzzcQ3k/s1600/P1050465.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://2.bp.blogspot.com/-YdNijXoBSQg/TprboVNveLI/AAAAAAAAAQ0/hXZenzzcQ3k/s320/P1050465.JPG" width="320" /></a></div><a href="http://2.bp.blogspot.com/-nOKDLnPNlpw/TprbNBTtF5I/AAAAAAAAAQs/68msK92VTzs/s1600/P1050463.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://2.bp.blogspot.com/-nOKDLnPNlpw/TprbNBTtF5I/AAAAAAAAAQs/68msK92VTzs/s320/P1050463.JPG" width="240" /></a>I partiti. Dopo ieri con più convinzione penso che l'impegfno di tutti noi, di tutti coloro che vogliono contribuire al cambiamento, debba avvenire proprio li, in quelle sedi - per giunta legittimate dalla Costituzione - che molti oggi disprezzano, dall'esterno, e che però non sostituiscono con alternative migliori; è in quella sede che i cittadini devono portare il cambiamento, oltre che sbandierandolo nelle piazze.Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-56754523942103178242011-10-09T16:00:00.000+02:002011-10-09T16:00:11.524+02:00IL PAPA TIEPIDO CON LA 'NDRANGHETA<a href="http://1.bp.blogspot.com/-YEUhIaCZftA/TpGos2PcHvI/AAAAAAAAAQY/T0u2gptoHKc/s1600/madonna+di+polsi.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-YEUhIaCZftA/TpGos2PcHvI/AAAAAAAAAQY/T0u2gptoHKc/s1600/madonna+di+polsi.jpg" /></a>Oggi il Papa è a Lamezia Terme, in Calabria. La mia regione, si sà, è una terra difficile, amara, piegata da decenni alla criminalità organizzata più potente al mondo. Le mafie nel sud crescono rigogliose da tempo, avviluppano nei loro tentacoli pezzi sempre ppiù grossi di economia, di politica, di società.<br />
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La Chiesa, nonostante timidi attacchi e tenui condanne, non ha mai preso posizione nette di condanna vera e dura. Eppure, e si sà anche questo, quanto le mafie attingano alla sfera del sacro, quanto i loro affiliati si dicano devoti e realmente partecipano spesso anche ai riti sacri o alle feste sacre sotto gli occhi indifferenti o consensienti delle autorità religiose locali.<br />
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Perciò anche la visita odierna di Benedetto XVI in Calabria è un'altra occasione persa - e persa già in altre circostanze da questo Papa e dal precedente Giovanni Paolo II - per condannare la 'ndrangheta e le altre mafie in modo definitivo. Perchè il Papa non ha mai lanciato ufficialmente la scomunica contro tutti i mafiosi? Perchè non si preme continuamente affinchè i propri parroci vigilino ed eventualmente siano puniti in caso di palese partecipazione dei mafiosi locali alle attività e agli avvenimenti sacri nelle parrocchie?<br />
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Ancora ricordo con emozione la bara di Piergiogio Welbi davanti ad una chiesa sbarrata ed ancora vedo con rabbia i funerali in pompa magna dei mafiosi italiani all'interno delle stesse chiese.Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-7660311077427887392011-10-05T14:44:00.000+02:002011-10-05T14:44:14.239+02:00LA MIA INDIGNAZIONE PASSA PER BARLETTA - e non per Perugia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-Ct9xrLvEFP4/ToxQt_cWImI/AAAAAAAAAQU/3lwlc9X0iYM/s1600/operaie+barletta.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-Ct9xrLvEFP4/ToxQt_cWImI/AAAAAAAAAQU/3lwlc9X0iYM/s1600/operaie+barletta.jpg" /></a></div><div style="text-align: justify;">E' notevole osservare la differenza di accento fra due notizie così diverse, sia nella cronaca che nel valore reale e simbolico. Da un lato l'assoluzione di Amanda e Raffaele sul delitto di Perugia, che ha smosso vagonate di gente davanti al tribunale a urlare "vergogna", decine di troupe televisive italiane e straniere, titoloni a prima pagina sui giornali e titoli di apertura nei tg; dall'altro la morte di lavoratrici sfruttate sotto il crollo di una palazzina, la notizia che scivola via con una certa velocità, l'assenza di "indignazione" popolare.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">E' il classico esempio che ci fa capire un pò dove siamo arrivati in questo Paese: conta di più per l'opinione pubblica, e distrae di più, un fatto privato - un omicidio - assolutamente ininfluente e insignificante per la vita pubblica che un evento tragico paradigmatico di tanti altri casi simili esistenti in Italia, simbolo di una condizione di vita di migliaia di persone, di una problematica che ci interessa tutti. Fa più clamore un delitto "privato" che un omicidio preannunciato, intriso per giunta di storie di sfruttamento professionale ed umano. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">La mia indignazione dunque sta li, a Barletta; mi chiedo perchè davanti a quella casa crollata, a quel monumento al lavoro nero, non ci sia una folla inferocita a urlare "vergogna", "ora basta", "condizioni di lavoro decenti per chiunque", "e lo Stato dov'è", "la nostra vita vale 4 euro l'ora?" ecc... </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">E' proprio vero: molti italiani che scenderebbero davanti ad un tribunale per indignarsi per una sentenza che non li riguarda, probabilmente non scenderebbero ad indignarsi per il futuro dei loro figli.</div>Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-56773025966088475102011-10-03T14:31:00.000+02:002011-10-03T14:31:19.248+02:00..E I DIRITTI CIVILI?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-BXBaL-zCqUM/TomqkDJQa6I/AAAAAAAAAQQ/ghtrx2AmYxE/s1600/PROPOSTE+PD.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-BXBaL-zCqUM/TomqkDJQa6I/AAAAAAAAAQQ/ghtrx2AmYxE/s400/PROPOSTE+PD.jpg" width="223" /></a></div><div style="text-align: justify;">Il PD, partito a cui sono iscritto e in cui milito convintamente, ha da poco pubblicato una interessante raccolta di tutte le proposte elaborate e votate fin qui dall'Assemblea Nazionale del partito che costituiscono finalmente l'ossatura programmatica che tante volte ci è stato rimproverato di non avere. Le proposte sono riassunte sotto il titolo "L'Italia di domani". E' vero. Le proposte ci sono, sono frutto di un dibattito democratico, di una votazione democratica, di menti esperte dei vari settori: economia, fisco, politiche sociali, energia, infrastrutture, cultura, scuola, ecc. E' davvero un insieme coerente di proposte, è una visione che il PD offre all'Italia del futuro. </div><div style="text-align: justify;">Scorrendo l'indice ho però notato un tassello mancante, un vuoto: i DIRITTI CIVILI. </div><div style="text-align: justify;">Dove sono finiti? </div><div style="text-align: justify;">Li ho cercati fra le righe di argomenti "compatibili" ma li ho trovati solo in parte. Non ho letto di testamento biologico, di coppie di fatto eterosessuali ed omosessuali, di laicità dello Stato, di riproduzione assistita e inseminazione artificiale, di adozioni per i single. Eppure sò che il partito ha prodotto molti confronti in merito a questitemi, a volte facendo proposte - timide - anche in Parlamento. </div><div style="text-align: justify;">Perchè il PD ha difficoltà a parlarne e a trovare una sintesi in un documento programmatico, al pari degli altri temi?</div><div style="text-align: justify;">E' così difficile raggiungere posizioni di intesa fra le "anime" (se mai esistono davvero)? </div><div style="text-align: justify;">E queste anime possono veramente dividersi su temi che dovrebbero invece avere una larga condivisione (come presumo ce l'abbiano già nella società italiana)? </div><div style="text-align: justify;">Perchè, se non si mette in discussione la legge attuale sull'aborto, si ha tanta fatica invece a voler riconoscere il diritto alle unioni di fatto o al testamento biologico? </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Sono interrogativi che pongo a tutti gli iscritti, i simpatizzanti, i dirigenti che - come me - pensano che il PD sia l'unico partito che, attualmente, possa imprimere un vero cambiamento al Paese ma che deve avere il coraggio di offrire una visione completa di ciò che siamo e soprattutto di ciò che vogliamo per il futuro del nostro Paese.</div>Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5710638674362984047.post-72612007319072794732011-09-23T10:24:00.000+02:002011-09-23T10:24:56.277+02:00LA LISTA DEI POLITICI GAY E OMOFOBI: CONTRADDIZIONI DELLA DESTRA ITALIANA (E NON)Come è stato annunciato nei giorni scorsi, oggi è stata diffusa la lista dei primi dieci politici italiani noti che, sempre secondo i promotori dell'iniziativa, sarebbero omosessuali nei comportamenti privati ma omofobi nelle azioni pubbliche e nei voti parlamentari, nonchè nelle opinioni esternate davanti ai media.<br />
Ovviamente non possiamo avere la certezza delle informazioni date, ma sicuramente c'è un fondo di verità in questo discorso, che è poi il succo - a mio parere - dell'iniziativa: rendere chiaro ed evidente, agli occhi del pubblico, che la nostra politica - specie nel campo dei diritti civili e naturali degli individui e delle coppie - assume posizioni ipocrite, reazionarie, spesso "vaticanizzate". Per compiacere la cosiddetta "morale cristiana" vessano di fatto la vita di milioni di cittadini che vengono privati della loro dignità e dei loro diritti, naturali e civili. Di seguito l'elenco di questi politici che ho ricopiato dal link <br />
<b>http://listaouting.wordpress.com/</b> .<br />
ECCO I NOMI:<br />
<br />
<b>1. FERDINANDO ADORNATO</b><br />
<b>2. MARIO BACCINI</b><br />
<b>3. PAOLO BONAIUTI</b><br />
<b>4. ROBERTO CALDEROLI</b><br />
<b>5. MASSIMO CORSARO </b><br />
<b>6. ROBERTO FORMIGONI </b><br />
<b>7. MAURIZIO GASPARRI</b><br />
<b>8. GIANNI LETTA </b><br />
<b>9. MARIO MILANESE </b><br />
<b>10. LUCA VOLONTE' </b>Vincenzo Dornettihttp://www.blogger.com/profile/11446931552495784050noreply@blogger.com0