mercoledì 7 novembre 2012

NOI, CITTADINI D'EUROPA

Lo scorso week end ho avuto modo di rivedere qui a Roma, dopo tanti anni, un gruppetto di amici che, durante gli anni universitari, ho conosciuto durante il mio anno Erasmus a Paris e l'anno successivo qui a Roma. Un gruppetto composto da francesi, olandesi, spagnoli, tedeschi..Abbiamo passato molte ore a chiacchierare, ad aggiornarci sulle vite degli altri, a rivivere ricordi e luoghi a spasso per la città. E' stato emozionante e bellissimo oltre che interessante.
Fra un sorriso e l'altro, è stata un'occasione importante per scoprire una visione comune almeno su due riflessioni: il senso del progetto Erasmus che di recente è tornato alla ribalta per via della volontà di tagliarne i fondi, un progetto che tutti riteniamo davvero uno degli artefici principali per la creazione di una vera comunità europea di persone; la consapevolezza comune che solo l'Europa nella sua unità potrà dare un futuro al nostro continente e dunque nostre vite.
Ho constatato delle differenze certo: la situazione economica migliore in alcuni Paesi rispetto all'Italia, la situazione dei diritti ancora differente (mi ha fatto sorridere con un velo di amarezza l'espressione di Charles quando, insieme alla sua ragazza, mi ha detto "nous sommes pacsé").
Però mi ha consolato e rasserenato dunque questa rimpatriata fra amici europei, convincendomi che, nonostante la crisi e nonostante le spinte disgregatrici cui assistiamo in Italia e in altri Paesi dell'Unione Europea, ci sia ancora lo spazio per riprendere il cammino dell'Unione. Sapere che sono centinaia di migliaia i ragazzi che, come me, Charles, Lilì, Uli, Fred, Ruud, Magdala, credono nello spirito europeo è uno stimolo ad avere speranza e a combattere insieme per unirci un giorno in un'unica grande federazione, gli Stati Uniti d'Europa.

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