Ho conosciuto Salvatore Scalzo poco tempo fà, di domenica sera. Avevo saputo che sarebbe venuto a Roma per un incontro con i giovani universitari e lavoratori catanzaresi che vivono in città, perciò ho colto l'occasione per avere conferma delle impressioni che la sua candidatura mi aveva suscitato e per dare il mio piccolo contributo.
Quella sera mi sono ritrovato ad un certo punto in un'atmosfera surreale, proprio perchè c'erano tante cose insolite: un folto gruppo di ragazzi catanzaresi radunati nella sede diel circolo PD di San Lorenzo, persone della mia stessa città che mai avevo conosciuto, le cui vite magari scorrono a pochi chilometri o a poche centinaia di metri da me senza saperlo, ma accomunati da pensieri e aspirazioni, da speranze, da idee. E poi inizia il dibattito: la presentazione di Salvatore, gli interventi di tutti noi - me compreso - le impressioni, le perplessità, i desideri. In quel momento mi sono reso conto che non ero solo a pensare certe cose della mia città, che non ero un folle quando negli anni passati a lavorare a Catanzaro mi ostinavo a combattere contro i mulini a vento.
Vedere quella stanza come la sede di una riunione "carbonara", quasi a ricordare quei giovani che si riunivano in esilio per trovare i modi per tornare e vincere, per liberare il proprio territorio, è stato a tratti emozionante (e a qualcuno qualche lacrima è scesa davvero quella sera).
Quella sera stessa ho dato a Salvatore un CD che conteneva le mie idee sulla città, idee su cui già avevo ampiamente riflettuto durante l'anno della mia tesi di laurea, dedicata appunto alla riqualificazione urbana della periferia sud di Catanzaro. Mi sembrava un'occasione per utilizzare tutto quel lavoro, quelle energie e quel tempo che di solito si buttano su una tesi di laurea che poi resta lettera morta. Non so se mai qualcosa di quelle idee verranno fuori da qualche parte, ma sapere che ora erano patrimonio non solo mio mi faceva star meglio.
In ogni caso, è quasi mezzanotte e il piacevolissimo incontro termina, ci si saluta, salulto personalmente Salvatore e torno a casa più contento e più fiducioso: era il candidato che Catanzaro meritava!
Lunedi: sveglia, colazione, autobus, ufficio, tutto al solito; squilla a un certo punto il cellulare.... è il Comitato per Scalzo Sindaco... è la proposta per candidarmi! Ovviamente resto di sasso, riorganizzo le idee, chiedo consigli ad amici, ho tempo 24 ore per pensarci.
Ovvio che la prima reazione è di paura... Ma poi ripenso alla sera precedente, all'entusiasmo, al mio impegno quotidiano nel mio circolo PD dell'Esquilino per dare un contributo, e mi dico "ma perchè no?"......e soprattutto "SE NON ORA, QUANDO?"
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