giovedì 28 aprile 2011

CATANZARO SECONDO VOI

Il programma del centrosinistra guidato da Salvatore Scalzo mira a individuare con precisione problematiche e difficoltà di questa città, per troppi anni abbandonata a se stessa, dominata da logiche clientelari e dagli interessi di pochissimi, a discapito della maggioranza della popolazione. Una città in cui il diritto è divenuto privilegio, dove la trasparenza si è dissolta nei meandri di una politica fatta da “signorotti” locali che non hanno lasciato quasi nulla alla città.
E’ un programma partecipato, costruito con l’apporto di circa 2000 schede compilate dai cittadini catanzaresi che hanno scelto di dire la loro, e caratterizzato da 100 proposte, imperniate su 3 aree di intervento:

-          LA CITTA’ CHE SI MUOVE, LA CITTA’ CHE RESPIRA
Il diritto alla mobilità e ad un ambiente salubre è sancito dalla Costituzione, ma ancora non garantito ai catanzaresi. La precedente amministrazione ha preso decisioni che contribuiranno a migliorare la mobilità con progetti di grande respiro (la connessione veloce tra Germaneto e il centro cittadino e la creazione di scale mobili produrranno risultati importanti negli anni a venire), ma possiamo e dobbiamo fare di più. Il coordinamento delle politiche di mobilità assieme a quelle territoriali ed ambientali sarà una priorità assoluta della nostra amministrazione.

-          LA CITTA’ CHE CREA, LA CITTA’ CHE INCLUDE
La frammentazione sul piano urbanistico descritta nella prima parte del programma si riverbera anche sulle attività culturali, sociali ed economiche della nostra città. Vogliamo trasformare Catanzaro riorganizzando in modo coerente le numerose attività culturali, impegnandoci ad includere i cittadini attraverso politiche sociali innovative ed esaltando le competenze professionali, imprenditoriali, commerciali e intellettuali dei catanzaresi. Ci impegneremo per una maggiore equità fiscale, e cercheremmo di opporci a forme di evasione ed elusione presenti sul territorio.

-          LA CITTA’ CHE PROGETTA, LA CITTA’ CHE PARTECIPA
Tra il 2011 e il 2015 in Calabria, ogni anno, dovranno essere certificati in media 545 milioni di euro di fondi europei, pena la perdita dei finanziamenti. Secondo un’inchiesta pubblicata dal Corriere della Sera, la Regione Calabria ha programmato il 31% della spesa per il POR FESR (Fondo di Sviluppo regionale) e solamente il 14% del POR FSE (fondo sociale). L’incompetenza e la mancanza di progettualità dei nostri amministratori locali fa sì che gran parte delle risorse europee a noi destinate restino inutilizzate. A questo va aggiunto che la macchina amministrativa non ha mai tenuto conto delle priorità espresse dai cittadini e non si è mai dotata di strumenti per rendere trasparente la sua attività.

PARTECIPAZIONE: la chiave di lettura di questo programma e di una politica nuova

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