mercoledì 8 giugno 2011

12-13 GIUGNO 2011: ODISSEA NELLA DEMOCRAZIA ITALIANA

Ci si aspettava, un bel pò di anni fà oramai, un futuro assolutamente ben al di là dei limiti che l'Italia aveva in quel momento. Negli anni '60 e '70 specialmente, anni di progressi fortissimi in campo economico, sociale, nel campo dei diritti civili, delle promesse, delle aspettative di tutti; chissà cosa doveva suscitare l'anno 2011 che, oltre ad "odissee nello spazio", sicuramente faceva pensare a grandi traguardi, successi in tutti i campi.. e magari anche grandi cambiamenti sociali, costumi.. Ovviamente tutto in positivo, al meglio: più benessere, più tecnologia, più spazi conquistati, magari più democrazia.
Poi il 2011 lentamente è arrivato: alcune cose sono effettivamente accadute: siamo pieni di pc e cellulari, comunichiamo oramai ovunque con il resto del mondo, possiamo spostarci più rapidamente e ovunque....
Si ma c'è qualcosa che non và: viviamo condizionati spesso dai mass media, disprezziamo ogni forma di aggregazione politica in cui non si dica un "vaffa" o non si sia per forza "contro"... e ci stufiamo pure di andare a votare per dei referendum, anche per quelli che - come nel caso dei quesiti del 12 e 13 giugno su acqua, nucleare e legittimo impedimento - potrebbero dare una svolta anche epocale a tematiche fin'ora considerate basilari per l'assetto democratico o per il futuro di noi stessi e del nostro territorio.
Chissà come ci vedrebbero adesso quelli che negli anni '60 e '70...

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