sabato 19 gennaio 2013

LA CARTA DI IDENTITA' DEL PD

E' partita ufficialmente la campagna elettorale 2013 anche per il Partito Democratico: dal teatro Ambra Jovinelli di Roma si parte con i giovani che voteranno per la prima volta, quei giovani che incarnano la generazione più giovane che deve prendere in mano non il futuro ma il presente.
Un pomeriggio che é bastato a dare l'idea di cosa é diventato il PD oggi, da quando lo conobbi per la prima volta quasi quattro anni fà. E già oggi ho elaborato un bilancio, proprio oggi che invece parte un'avventura difficile e per questo entusiasmante, cioé quella di conquistare una vittoria che se ci sarà, sarà un momento storico per il centrosinistra italiano, un momento di svolta.
Ma se ci sarà questo momento di svolta ci sarà perché é il PD che ha saputo costruirla questa svolta. In quattro anni abbiamo costruito con fatica programmi, messo sul tavolo idee, discusso anche animatamente su punti chiave, dall'economia all'etica, ai diritti, attraversando momenti difficili, periodi di confusione, di paralisi, guizzi di ingegno e di nuovo momenti di catalessi. 
Eppure tutto questo ha portato i frutti, una visione della società e di ciò che il nostro Paese vuole e deve essere per avere un futuro degno di ciò che l'Italia é stata, é e sarà per il mondo, una carta d'identità dei progressisti italiani che  deve mettere in primo piano il valore dell'onestà come valore individuale, "che ti insegna tuo padre e tua madre", che attraverso la politica diventa valore per la collettività; la sobrietà nei costumi e nei comportamenti individuali di chi fa politica, perché chi fa politica deve anche sentire l'onere dell'esempio per tutti gli altri. Finalmente questa carta d'identità é arrivata a compimento, dove i nostri valori di riferimento e i nostri obiettivi sono finalmente chiari innanzi tutto a me stesso:

PARTECIPAZIONE: la partecipazione é la democrazia nel senso più bello e fecondo del termine, é il lavoro di un collettivo non l'espressione di un uomo solo, é il lavoro quotidiano dell'ascolto reciproco, é l'inclusione e non l'esclusione della diversità, é ciò che permette la sintesi fra posizioni differenti attraverso le regole comuni, é ciò che permette l'aggiornamento costante dell'orizzonte, é ciò che ci fà guardare non indietro ma avanti, verso il futuro.

LAVORO: il lavoro é un valore fondante dell'essere umano come soggetto inserito nella società. il lavoro come possibilità che ogni individuo ha di trasformare il mondo, il lavoro come diritto, il lavoro come strumento di piena realizzazione della persona umana, il lavoro come strumento di libertà individuale.

DIRITTI: i diritti della persona come parte integrante dell'esistenza dell'individuo, come strumenti di emancipazione, di eguaglianza e di libertà individuale e collettiva. Non i diritti per categoria o compartimenti stagni, ma i diritti come insieme di ciò che caratterizza un essere umano inserito nella società: il diritto allo studio, il diritto all'eguaglianza, il diritto alle pari opportunità, il diritto alla salute, il diritto al lavoro, il diritto all'autodeterminazione.