venerdì 23 settembre 2011

LA LISTA DEI POLITICI GAY E OMOFOBI: CONTRADDIZIONI DELLA DESTRA ITALIANA (E NON)

Come è stato annunciato nei giorni scorsi, oggi è stata diffusa la lista dei primi dieci politici italiani noti che, sempre secondo i promotori dell'iniziativa, sarebbero omosessuali nei comportamenti privati ma omofobi nelle azioni pubbliche e nei voti parlamentari, nonchè nelle opinioni esternate davanti ai media.
Ovviamente non possiamo avere la certezza delle informazioni date, ma sicuramente c'è un fondo di verità in questo discorso, che è poi il succo - a mio parere - dell'iniziativa: rendere chiaro ed evidente, agli occhi del pubblico, che la nostra politica - specie nel campo dei diritti civili e naturali degli individui e delle coppie - assume posizioni ipocrite, reazionarie, spesso "vaticanizzate". Per compiacere la cosiddetta "morale cristiana" vessano di fatto la vita di milioni di cittadini che vengono privati della loro dignità e dei loro diritti, naturali e civili.  Di seguito l'elenco di questi politici che ho ricopiato dal link
http://listaouting.wordpress.com/ .
ECCO I NOMI:

1.  FERDINANDO ADORNATO
2.  MARIO BACCINI
3.  PAOLO BONAIUTI
4.  ROBERTO CALDEROLI
5.  MASSIMO CORSARO
6.  ROBERTO FORMIGONI 
7.  MAURIZIO GASPARRI
8.  GIANNI LETTA 
9.  MARIO MILANESE  
10. LUCA VOLONTE'

giovedì 15 settembre 2011

ITALIANI E LA DIGNITA' PERDUTA

Sono giorni duri per noi italiani: il governo ci ha regalato due manovre che alzeranno la pressione fiscale al 46%, la ripresa è assente, i giovani senza lavoro sono a cifre record. Stiamo perdendo tutto, non solo ricchezza, speranza, talenti, voglia di reagire: stiamo perdendo - o è già persa - quel pò di dignità che faticosamente ci eravamo costruiti, rispetto di fronte agli occhi dell'Europa e del mondo. Ma al nostro "Presidente" non importa nulla.
Berlusconi non ha saputo gestire la nave: non ha voluto vedere la tempesta in arrivo, non ha saputo reggere il timone durante la tempesta..anzi, ci ha fatto sbattere sugli scogli, mentre lui, nocchiero da strapazzo, gozzovigliava con le sue ragazze e ragazzine, e i suoi compagni di piacere e di affari. Per giunta il coro di commentatori, di parte e prezzolati, a difesa della condotta di quest'uomo di plastica, e una folta schiera di italiani che intona con loro l'inno di lode "meno male che Silvio c'è".
Eppure oramai il sogno sta finendo, è finito, e tutti dovranno svegliarsi e vedere la realtà cruda e scarna. Tutti vedranno l'Italia per quello che è diventata, tutti ascolteranno le grasse risate di chi ci guardava prima con divertita meraviglia, ora con sospetto, domani con disprezzo.
Cosa potrebbe salvarci: Una rivolta generale? una barricata continua? _Un assalto a tutti gli uomini al potere e al governo, a suon di ortaggi e insulti? Cosa? Oramai è da tempo che me lo chiedo ma poi mi fermo perchè penso subito a una cosa "tanto gli italiani staranno fermi e impassibili, ancora una volta".

martedì 6 settembre 2011

C'ERO ANCHE IO

Nonostante l'impegno irrimandabile sul cantiere archeologico, abbiamo trovato il modo di assistere al discorso di Susanna Camusso giusto vicino all'area archeologica, alle spalle del Colosseo. Ieri avevo aderito col cuore allo sciopero di oggi: oggi ho anche partecipato per una piccola parte allo spirito della giornata. Per giunta da un punto di vista un pò diverso: quello dello studente di master alla Università La Sapienza. Università che, insieme a tutte le altre, ha subito e subisce ogni sorta di taglio da parte di questo governo, così da intaccare la ricerca - come quella archeologica - e quindi le nuove opportunità di sviluppo e di occupazione per noi giovani, specie in quei settori in cui l'Italia dovrebbe essere punta di diamante.

Una protesta contro un governo che, pur di difendere a tutti i costi gli straricchi e i furbi, riversa sulla maggiorparte degli italiani il costo di una crisi non causata da noi, e negata e mal gestita da chi avrebbe dovuto risolverla.

lunedì 5 settembre 2011

PDL-L=PD : UN'EQUAZIONE EVIDENTEMENTE SBAGLIATA

Da alcuni anni siamo abituati all'espressione "PD - L" oppure alle frasi tipiche del qualunquismo più sfrenato "son tutti uguali", oppure "destra o sinistra, non cambia niente..". E speso il giornalismo d'oggi è capofila nel mettere in risalto a piacimento questa o quell'altra vicenda, per tentare di dimostrare sempre questa equazione che come un mantra ha risuonato in questi anni. E questo è uno dei mantra preferiti di Beppe Grillo, il comico che dice di essere comico ma è politico, ma senza le p... di scendere in campo e "sporcarsi le mani"; abilissimo però nello sporcare  - e non solo le mani - di chiunque altro, senza distinzioni.
Arriviamo al dunque: Penati è sotto inchiesta con gravi accuse: Penati ha fatotdei passi indietro da varie cariche di partito.
Ma il partito ha dimostrato di avere una linea certa e solida, un percorso chiaro che ha visto il riunirsi della commissione di garanzia, la valutazione delle accuse e della situazione, e una decisione univoca e cristallina: la sospensione dal partito.
Vorrei che tutti i commentatori facessero un minimo di raffronto fra situazioni simili o ben peggiori che hanno luogo in altri partiti, a cominciare dal PDL. Perchè non siamo tutti uguali, non lo siamo già ora e speriamo non lo saremo ancor di più in futuro.

HO DIRITTO A UN FUTURO! - SCIOPERO GENERALE 6 SETTEMBRE 2011

Come molti, anche io mi sono posto questioni, ho riflettuto sui dubbi circa la proclamazione di uno sciopero, quello della CGIL di domani, che riproponeva ancora una volta uno scenario che non condivido: una serie di sindacati che, in ordine sparso, da anni non sono più riusciti a far fronte comune contro i tentativi reiterati di intaccare - con la scusa della crisi - alcuni diritti che, fino a pochi anni fà, erano considerati acquisiti. Diritti che nell'ultimo decennio non sono già parte della cultura di tutta la società italiana, ma solo dei più avanti in età; i giovani, noi giovani, siamo soggiogati da un sistema di impieghi precari, fatto di vessazioni e ricatti di ogni sorta, soprattutto caratterizzati da un'assoluta incoscienza rispetto all'idea di sentirsi parte di una categoria unitaria, di un gruppo solidale, di un insieme di individui che si uniscono e si aiutano nel momento della difficoltà, nel momento in cui c'è da chiedere condizioni migliori per tutti. Ero dubbioso rispetto alle rimostranze di parte dei sindacati, a volte fin troppo energici nel difendere i diritti di parte dei lavoratori italiani - a volte parte in cui si annidano anche problematiche quali l'assistenzialismo cronico di alcune categorie  - dimenticando per troppi anni le nuove leve del mercato del lavoro, oramai in gran parte prive della minima tutela.
Ma come , d'altro canto, stare inermi di fronte a ciò che vedo socrrere sotto i miei occhi in queste settimane, di un governo - un re e la sua corte - palesemente inadeguata a far uscire l'Italia da questo grave momento; anzi, un governo che se ne infischia dei nostri disagi, delle sofferenze che la crisi sta causando; se ne infischia delle ingiustizie sociali, dei furbi che continuano a desserlo sempre più, di coloro che non pagano e continuano a non farlo, di coloro che perdono il lavoro e da mesi e mesi non trovano altro.. Se ne infischia di noi, di noi giovani, delle nostre capacità, delle nostre menti, dei nostri titoli di studio. Se ne infischia della cultura, delle risorse immense che l'Italia ha in sè e che non sfrutta. Se ne infischia di tutto.
E allora me ne infischio anche io: inutile ragionare troppo, inutile in questo momento chiedersi se fosse giusto o meno la forma della protesta, se ci sono tutti o solo una parte. Sò solamente che voglio il diritto a un futuro, il futuro che mi spetta.
Domani sarò, per motivi di studio, a scavare in un cantiere archeologico accanto al Colosseo: sarò col corpo nel recinto, ma con le orecchie e gli occhi pochi metri al di fuori, per ascoltare Susanna Camusso e per solidarizzare con tutti i partecipanti. E sul caschetto di protezione, metterò un segno della giornata.