mercoledì 13 luglio 2011

DIRITTO DI SCEGLIERE: BIOTESTAMENTO NEGATO

Ieri la Camera dei Deputati ha approvato la legge sul biotestamento targata centrodestra. Una legge che di fatto impedirà - per bocca di chi si vanta di averla approvata - situazioni come quelle di Eluana Englaro in cui un padre è riuscito, dopo una serie di vicissitudini e sentenze giudiziarie, ad eseguire le volontà della figlia, all'epoca diciassettenne, di interrompere il trattamento di nutrizione artificiale in caso di irreversibilità della propria condizione di salute.
Mi chiedo quale Stato democratico, liberale e occidentale abbia una norma simile a quella approvata ieri dal nostro Parlamento, in quale Paese lo Stato si inserisca a gamba tesa nella vita privata dei suoi cittadini, pretendendo di decidere sulla vita o sulla morte degli individui; la destra italiana non fa parte della destra moderata europea: è infatti una destra retrograda, oscurantista, vaticanista, illiberale, una destra che pretende di dare una interpretazione religiosa e di parte alle regole dello Stato - che invece dovrebbe essere laico e quindi equidistante; una destra che pretende di dire cosa è più giusto, cosa è morale, cosa è lecito e cosa non lo sia, che afferma l'esistenza di famiglie di serie A e famiglie di serie B, che entra nel letto degli italiani non accettando una esistenza paritaria per gli omosessuali, che non accetta che ognuno di noi decida della propria vita e pretenda che trattamenti invasivi, innaturali e artificiali come l'idratazione e nutrimento artificiali siano imposti a chiunque, qualunque sia la condizione effettiva di vita ( o non vita) dei pazienti e la loro effettiva volontà.
Semmai mi capitasse, io non voglio vivere come Eluana Englaro, non voglio vivere come Piergiorgio Welby, costretto ad essere massacrato e violato per anni pur volendo interrompere la sua vita, dopo aver passato una vita di gioie e sacrifici ma riconoscendo a un certo punto di non farcela più. Ma anche il diritto di "non farcela più" ci è stato tolto.

6 commenti:

  1. il caso di PierGiorgio Welby è diverso da quello di Eluana Englaro.
    Welby era perfettamente coscientee e ha espresso la volontà di interrompere le cure.
    Eluana Englaro non era cosciente ( o sicuramente molto poco) e non ha mai espresso la volontà di interrompere le cure; quella di interrompere i trattamenti sanitari è sempre stata un'idea del padre che era convinto che era la soluzione migliore per la figlia.
    Di conseguenza su questo tema secondo me occorre lavorare sul testamento biologico da fare quando si è coscienti, cossicchè i medici possano attenersi quando noi non saremo coscienti.

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  2. Si lo so che sono due casi diversi. Li ho citati entrambi volontariamente, in quanto due facce della stessa medaglia: entrambi hanno espresso una loro opinione nel merito della questione e da coscienti, semplicemente di uno abbiamo testimonianza video diretta in quanto recente, dell'altra abbiamo testimonianza indiretta tramite parenti e amici.

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  3. Un'altra cosa, quando la politica è forte va avanti anche se il vaticano è contro o qualche altro potere si oppone a un provvedimento:
    Ricordi quando De Gasperi disse di no a Pio VII che nel 1952 voleva imporgli l'alleanza con i neofascisti alle elezioni comunali di Roma.
    E poi non credere che la Chiesa sia solo un nemico dato che recentemente i referendum su acqua e nucleare sono stati vinti anche grazie all'intervento diretto della Chiesa; lo stesso Papa ha detto di cercare forme di energia non pericolose e sta facendo (finalmente) un'operazione morale epocale contro la pedofilia nella Chiesa

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  4. Condivido il fattoche, se la politica è forte, minori sono i condizionamenti esterni. In generale non ho parlato di nemico, ma in questo caso è chiaro che la chiesa ufficiale è schierata contro il testamento biologico, a differenza della maggioranza dei cittadini. Penso che i ltema "Chiesa" vada trattato a parte rispetto a questo post, ci sono molte cose da dire. In generale penso che l'ipocrisia delle gerarchie ecclesiastiche sia ancora così alta che la storia della pedofilia è giusto un pezzetto rispetto al totale

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  5. Volevo dire di non accostare la Chiesa Cattolica al centrodestra italiano dato che questo per nulla si ispira ai valori del cristianesimo, basta pensare ai comportamenti di berlusconi.

    E' vero quello che dici che ci vorrebbe un altro post per parlare della Chiesa.
    Nella Chiesa esistono tante fazioni e alcune di queste preferiscono fare accordi con persone come Berlusconi; esistono tante fazioni anche nel Partito Democratico, alcune più vicine alle banche e alla grande finanza e altre che cercano di occuparsi dei problemi delle persone.
    Secondo me come Partito Democratico dovremmo partire innanzitutto dall'articolo 1 e formulare una proposta audace di un grande Piano del Lavoro, anche con l'intervento diretto dello stato.
    Sul Lavoro e sulla Casa nei prossimi anni si giocheranno tutte le libertà che abbiamo conquistato dopo la seconda guerra mondiale.

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  6. Si condivido l'analisi che fai, ovvio che in un partito grande come il PD ci siano necessariamente "fazioni" legate ad aree diverse. E' inevitabile e in tutte le democrazie in cui vi siano grandi partiti avviene questo. Sicuramente il lavoro e la casa rientrano a pieno titolo nella questione dei diritti; infatti sono dell'idea di un ripensamento generale e una riflessione sul tema dei diritti civili, includendo quei diritti oggi ancora negati dal nostro Paese ma ripensandoli insieme a tutti gli altri in un'ottica generale, quel pacchetto di diritti irrinunciabili di ogni individuo.

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